Il Conservatorio lancia un nuovo appello: «Il Carducci ci faccia entrare»

La querelle Parla la presidente Anna Veronelli: «Troviamo un’intesa». «Fondi per i lavori a rischio, dateci gli spazi al civico 5 di viale Cavallotti»

Como

All’indomani della presa di posizione degli studenti del Conservatorio, che hanno suonato a sorpresa davanti al civico 5 di viale Cavallotti, interviene la presidente del Conservatorio Anna Veronelli. «Spero - dice - che l’appello sulle note di Mozart che gli studenti hanno rivolto all’associazione Carducci possa trovare ascolto e, finalmente, venga tolto il lucchetto che da oltre un anno impedisce al Conservatorio di accedere alle aule del piano terra del civico 5 che devono essere ristrutturate e potranno accogliere allievi e docenti per svolgere attività didattica. Non è forse la formazione e la promozione della cultura la missione fondante dell’associazione Carducci?».

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Le richieste

Poi aggiunge: «Purtroppo finché ci sono i lucchetti e una diffida ad entrare, la disponibilità verso il Conservatorio dichiarata da chi rappresenta l’associazione Carducci non è che lettera morta e pregiudica ogni possibilità di dialogo. A dicembre abbiamo scritto alla presidente chiedendo di ritirare la diffida e di togliere i lucchetti: se così farà sono certa che una soluzione si potrà trovare nell’interesse esclusivo dei 470 studenti del Conservatorio e dei 77 docenti». Al momento, però la concessione degli spazi non può essere attuata. A questo si è aggiunto il nodo dell’uscita di sicurezza “contesa”. «Sono sicura che i tecnici comunali – precisa Veronelli - sapranno individuare la soluzione per garantire il rispetto delle normative di sicurezza che preoccupano l’avvocato Forgione, nel rispetto della concessione di tutto il piano terra del civico 5 che il Comune ci ha assegnato. Bisogna ovviamente che i tecnici comunali possano entrare».

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Poi spiega: «Non capisco come si possa rivendicare una porzione dello stabile che il Carducci non ha mai utilizzato. Le attività dell’associazione si svolgono da sempre al civico 7. Perché al Conservatorio è impedito di entrare nelle aule fino a poco tempo fa utilizzate dall’università dell’Insubria e ancora prima dall’Istituto magistrale che sono indipendenti e hanno addirittura un diverso numero civico? A questa domanda insieme agli studenti aspetto una risposta che mi auguro sia positiva».

Un appello

La presidente parla inoltre del flash mob dei ragazzi: «Sono grata agli studenti che con serietà e il sorriso hanno scelto di farsi letteralmente sentire. Mi auguro che, come auspica anche Barbara Minghetti (direttrice della programmazione del Teatro Sociale e consigliere comunale, ndr), la musica possa davvero aprire le porte».

C’è anche il tema dei finanziamenti a rischio. «Sono preoccupata – dice Veronelli - più passa il tempo più il veto dell’associazione Carducci rischia di far perdere al Conservatorio 700mila euro del ministero per la ristrutturazione. Questo farebbe sfumare non solo la possibilità per il Conservatorio di ampliare la sede di via Cadorna, ma condannerebbe l’edificio vuoto al degrado. Faccio appello all’associazione Carducci affinché scongiuri questo pericolo. Non credo che Enrico Musa che lo costruì e poi lo vendette al Comune perché fosse polo formativo e culturale sarebbe contento di vedere andare distrutto un sogno coraggioso».

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