Cronaca / Como città
Sabato 06 Giugno 2020
Coronavirus nel Comasco
485 morti in due mesi
L’analisi Istat: 71,8 persone uccise dal Covid ogni 100mila abitanti. Soltanto 15 province hanno numeri peggiori. Dopo il picco di marzo e aprile, il Comune registra a maggio un dato in linea con l’anno scorso: 94 decessi in città
L’80% in più di morti in provincia di Como nel mese di aprile e il 63% in più a marzo. Sono i dati contenuti nel rapporto pubblicato dall’Istat in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità per analizzare l’epidemia Covid in tutta Italia. L’istituto di statistica ha confrontato i singoli mesi di quest’anno con le medie del triennio 2015-2019 relative agli stessi periodi.
La fotografia per province registra numeri drammatici, soprattutto in Lombardia. «Le più colpite - si legge nello studio - hanno pagato un prezzo altissimo, con incrementi percentuali a tre cifre dei decessi nel mese di marzo 2020 rispetto al 2015-2019: Bergamo (571%), Cremona (401%), Lodi (377%), Brescia (292%), Piacenza (271%), Parma (209%), Lecco (184%), Pavia (136%), Pesaro e Urbino (125%) e Mantova (123%)».
La provincia di Como secondo l’Istat (che ha analizzato il 96,6% dei Comuni) ha avuto 485 morti tra gennaio e aprile (in pratica però sono quelli di marzo e aprile visto che prima non erano stati registrati casi) dovuti al Covid (sui 2.802 totali). Secondo i dati della Regione sono stati 462 (possibili ritardi nella registrazione).
Nel Comasco, sempre secondo l’Istat il tasso di mortalità per Covid è stato di 71,8 ogni 100mila abitanti. Per fare un esempio: a Bergamo il valore è pari a 268. Quasi quattro volte tanto.
In città i dati forniti dal Comune di Como (che includono tutti i decessi avvenuti sul territorio comunale, quindi anche quelli di non residenti morti in ospedale) registrano 94 morti a maggio (contro i 90 dell’anno scorso), 168 ad aprile (nel 2019 erano stati 91) e 181 a marzo (nel 2019 erano stati 87). Numeri che testimoniano che i dati tra marzo e maggio si sono dimezzati, segno quindi che la situazione sta tornando alla normalità dopo due mesi di contagi e lutti.
L’analisi dettagliata Istat per singolo Comune in base al numero di morti evidenzia realtà molto diverse. Ad esempio il Comune di Colonno ha registrato un aumento del tasso di mortalità del 900% ad aprile. Più 900% ad aprile anche a Rodero. A Sala Comacina incremento del 400% ad aprile mentre a Tremezzina (che ha pianto per la scomparsa di persone notissime come il pluricampione di motonautica Tullio Abbate e l’astrofisico Corrado Lamberti) si registra un aumento del 400% a marzo e del 187% ad aprile. Aprile nero anche per Moltrasio (più 600%), Solbiate con Cagno (641%). Il capoluogo ha registrato un aumento dell’83% ad aprile, del 59% a marzo. Tra i grossi centri Cantù segna, ad aprile, un aumento del 135%.
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