Cronaca / Como città
Venerdì 07 Ottobre 2022
Costi per l’energia alle stelle, bolletta triplicata in due anni
La crisi Una famiglia di tre persone in città lo scorso anno pagava 560 euro, ora potrebbe arrivare a 1700. «Penalizzato chi è rimasto nel mercato tutelato»
Per poco meno di quattro cittadini su dieci la bolletta, tra ottobre e dicembre, è pronta a raddoppiare, entro fine anno anche la spesa energetica dei restanti comaschi è destinata a schizzare alle stelle. Prendiamo una famiglia tipo, tre persone in una casa modesta nella nostra città che consumano in media all’anno 2700 kw ora, un fabbisogno normale. Il contratto preso ad esempio è tutelato, quindi con i prezzi che si aggiornano ogni trimestre a seconda dell’andamento del mercato. Ecco, per l’energia elettrica questa famiglia nel 2020 ha pagato 561 euro, nel 2021 il saldo è stato pari a 801 euro, calcolando anche i prossimi tre mesi la bolletta nel 2022 ammonterà a 1.782 euro. Non è una previsione, è un costo sicuro. Dunque la spesa energetica è di fatto il doppio rispetto all’anno scorso e il triplo rispetto a due anni fa.
L’aumento è a due zeri. C’è poco da fare, nei primi anni duemila il kw ora costava circa dodici, quindici centesimi di euro. Poi è rimasto a lungo stabile intorno ai 20 centesimi. Nel corso dell’ultimo anno e mezzo invece il costo è triplicato ed è passato agli attuali 66 centesimi. Tornando alla famiglia tipo, se guardiamo al solo ultimo trimestre dell’anno siamo passati da 129 euro del 2020, a 201 euro del 2021 a 44,56 euro di costo per i prossimi tre mesi.
«Sono da subito penalizzati i cittadini rimasti nel mercato tutelato. Sul gas le autorità non si sbilanciano con le previsioni, conosceremo i costi in bolletta a fine mese. Ma le stime non sono confortanti»
«Già questa estate avevamo fatto delle previsioni in attesa di ottobre - spiega Giovanni Perrone, amministratore delegato di Acinque Energia, ex Enerxenia e Acsm Agam – purtroppo queste previsioni si sono in larga parte concretizzate. Sono da subito penalizzati i cittadini rimasti nel mercato tutelato, detto che da fine anno il problema ci sarà per tutti. Sul gas le autorità non si sbilanciano con le previsioni, conosceremo i costi in bolletta a fine mese. Ma le stime non sono confortanti». Pesa la crisi internazionale e la guerra. Questo esempio vale per chi, come detto, è rimasto nel mercato tutelato. I cittadini che invece hanno sottoscritto un contatto nel mercato libero hanno pattuito un prezzo che deve rimanere stabile fino alla fine dell’anno. Quindi le bollette tra ottobre e dicembre per loro non cambiano, ma il problema si ripresenta, spinoso, a fine anno, dovendo contrattare dei nuovi costi.
A livello nazionale in media il 60% dei cittadini è già passato al mercato libero. Nel Comasco questa cifra è un poco superiore se si pensa che un’azienda importante come Acinque con i suoi clienti, ha molto spinto sull’acceleratore consigliando il mercato libero a cui ha aderito tra l’80% e il 90% dell’utenza. Occorre fare un discorso diverso, ma comunque preoccupante, per quanto riguarda il costo del gas.
Fino a prima dell’estate il prezzo del gas veniva fissato alla borsa di Amsterdam in base alle previsioni del mercato. Un annuncio sulla crisi russo ucraina o una forte manovra speculativa potevano far salire le bollette dei mesi successivi. Ora, invece, le autorità nazionali hanno deciso di fissare i prezzi dei gas all’andamento reale, giorno per giorno. Dunque conosceremo i costi della bolletta del gas non oggi, ma a fine mese. Stante l’attuale situazione le previsioni, è chiaro, non sono confortanti. Da mesi si cerca di porre un tetto al prezzo a livello europeo, ma senza alcun successo.
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