Cronaca / Como città
Lunedì 22 Marzo 2021
Covid, caos vaccini a Como
Salvini e Moratti licenziano “Aria”
Il leader della Lega accelera il benservito ad Aria Lombardia dopo i disguidi a Como e Cremona. Braga (Pd) attacca: «La Regione chieda scusa». La vicepresidente Moratti: «Serve soluzione rapida e drastica»
Como
«Se qualcosa non funziona, si cambia e si migliora». Così il leader della Lega, Matteo Salvini sui disagi della campagna di vaccinazione in Lombardia, sabato a Como e ieri ancora a Cremona.
Ed è un messaggio che lascia intendere un imminente cambiamento per il sistema di prenotazione della Regione Lombardia con la società Aria, già nel mirino dalla vicepresidente Letizia Moratti, in procinto di passare il testimone a Poste Italiane.
«Se qualcosa non funziona, si cambia - ha ribadito Salvini - L’abbiamo visto a livello nazionale: Arcuri è cambiato, la Protezione civile e il Cts sono cambiati». E in serata Moratti ha rincarato la dose: «Le cose che non funzionano vanno cambiate e su Aria Lombardia servono decisioni rapide e drastiche».
Sin dall’inizio della campagna vaccinale, l’intero sistema di prenotazioni gestito da Aria ha creato più di un problema ai cittadini: dagli sms non ricevuti dopo la prenotazione agli appuntamenti fissati a decine di chilometri di distanza rispetto al loro comune di residenza, fino ai casi dell’ospedale Niguarda, con 300 anziani convocati l’11 marzo ma non presenti nelle liste dei vaccinatori, e a quelli di Como, Cremona e Monza, con centinaia di dosi pronte ma sms non inviati. Una vera e propria debacle.
Guido Bertolaso definì «una vergogna» proprio le code viste al Niguarda dovute agli «errori di Aria», provocando uno scontro interno con l’assessore Davide Caparini poi rientrato, con tanto di foto insieme pubblicata sui social. Di sabato, invece, l’attacco frontale ad Aria da parte di Letizia Moratti, che si è scagliata contro l’azienda, definendola inadeguata e «incapace di gestire le prenotazioni in modo decente».
Il clima politico è incandescente. «A Como e Cremona - ha detto Chiara Braga, parlamentare comasca del Pd - giornate di caos totale per medici e operatori sanitari che hanno cercato di riempire i buchi. E l’assessore alla Sanità regionale Letizia Moratti che anziché scusarsi e trarne le conseguenze, insulta l’intelligenza dei cittadini lombardi, scaricando la colpa su AriaLombardia che è - appunto - una società di totale proprietà della stessa Regione. Ricevo da giorni decine di messaggi da cittadini esasperati: cos’altro deve succedere per rendersi conto che, a differenza da quello che succede in altre Regioni, qui in Lombardia Fontana e i suoi non sono in grado di gestire campagna di vaccinazione?»
I problemi che si sono registrati negli ultimi giorni sono al centro degli attacchi di 5 Stelle e Pd alla giunta regionale: «Siamo di fronte all’ennesimo flop di Aria Spa - ha commentato il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Marco Degli Angeli - Salvini, Fontana e la sua maggioranza chiedano scusa ai lombardi. Aria SpA ha la sua parte di responsabilità ma non deve diventare paravento dei fallimenti di una Giunta di centrodestra che da più di 20 anni governa, male, il nostro sistema sanitario. Siamo nelle mani del caso, dell’improvvisazione e questo è scandaloso per una regione come la nostra».
«Ogni giorno un disservizio. E a pagare sono i cittadini. È vergognoso. E il sistema che Regione Lombardia utilizza ed è gestito da Aria, la società voluta dal presidente Fontana e dall’assessore al Welfare Moratti, è costato 20 milioni di euro» ha dichiarato invece Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd.
«Lo schifo che sta succedendo in Lombardia sulla gestione delle vaccinazioni e la totale inadeguatezza dei suoi dirigenti di Aria SpA è sotto gli occhi di tutti. La Moratti e Fontana sono fermi a difendere un sistema evidentemente inadeguato. Vanno cacciati gli incapaci. Mi vergogno di questo scempio» ha scritto in un post il parlamentare 5 Stelle Stefano Buffagni.
«Come è possibile che non si possa arrivare ad avere una piattaforma unica in tempi rapidissimi? Non è possibile che una piattaforma dedicata alla vaccinazione non abbia funzionato considerato che ci sono mesi di lavoro dietro»ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri su Radio 24 annunciando che in settimana si sentirà con Guido Bertolaso e l’assessore Letizia Moratti.
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