Covid, il Sant’Anna torna a riempirsi «Ogni giorno 50 casi»

Pandemia Tanti i pazienti seguiti per complicanze ma fortunatamente i ricoveri sono ancora contenuti. Il primario: «Anziani e patologici ancora a rischio»

Ogni giorno il Sant’Anna deve gestire una cinquantina di casi Covid. Sono sempre i più fragili a essere colpiti dagli effetti collaterali del virus.

La pandemia sembra non finire mai. Nonostante l’estate torrida il tasso di positività viaggia attorno al 25%, un tampone su quattro è positivo e si stima che la percentuale raggiunga il 33% sommando anche i tanti tamponi fai da te fatti in casa mai dichiarati.

I ricoveri

Una piccola parte dei contagi si traduce in pazienti ricoverati negli ospedali, tornati vicino a quota mille in Lombardia. L’Asst Lariana al momento sta curando 35 pazienti, a cui però bisogna sommare i passaggi in pronto soccorso. Siamo ancora ai livelli di inizio primavera. La situazione è gestibile, ma le autorità sanitarie e politiche chiedono di nuovo ai cittadini di fare attenzione e di essere responsabili. Certo, quasi tutte le norme per il contenimento del contagio sono state cancellate.

«Una cinquantina di pazienti da gestire ogni giorno tra reparti e pronto soccorso non sono pochi – dice Luigi Pusterla, primario delle Malattie infettive dell’Asst Lariana – purtroppo la circolazione del virus è ancora molto elevata e a farne le spese come sempre è accaduto sono le persone più fragili. Quindi gli anziani, over 75, anche over 80. La malattia colpisce più duramente in presenza di più patologie croniche».

La pausa estiva era uno dei pochi punti fermi appresi in due anni di pandemia. Il virus, invece, ha saputo far alzare di nuovo la curva, facendo saltare come spesso accaduto le previsioni degli esperti. «Ma non dobbiamo meravigliarci – risponde Pusterla – intanto perché oggi il Covid è molto più rapido di prima, ha una capacità di diffondersi molto superiore. E poi perché sono venute a mancare tutte le principali restrizioni, c’è poca attenzione. Suggerire di indossare la mascherina non sortisce effetto. Le persone che indossano questo importante presidio sono mosche bianche. In molti inoltre hanno sottolineato l’uso poco responsabile dei tamponi fai da te fatti a casa. Far scattare l’isolamento è diventata per molti una responsabilità personale e il monitoraggio reale della pandemia rischia di avere dei buchi importanti».

Vaccini sempre necessari

Pusterla sottolinea anche la scarsa adesione alla campagna vaccinale. Sicuramente per quanto concerne le quarte dosi dedicate ai più anziani e fragili, ma anche per le terze dosi che non hanno mai coperto completamente la popolazione. Come noto più la vaccinazione è parziale e lontana del tempo più il virus ha modo di colpire. «Siamo ancora in una fase epidemica – dice il primario dell’Asst Lariana – servirebbe, da parte di tutti istituzioni comprese, maggiore attenzione».

Il ritorno estivo della pandemia è certamente dovuto al diffondersi di nuove variante. Al momento la Omicron 5 sta infettando larghe fasce della popolazione, con percentuali di reinfezioni in salita. Viaggi e vacanze contribuiscono alla crescita dei contagi anche a livello internazionale. La severità della malattia, per molti asintomatica, non può comunque essere minimizzata proprio a fronte di un numero rilevante di ricoveri.

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