Croce Rossa, un salasso da 2,2 milioni: «Tra una settimana paghiamo i creditori»

Comitato di Como Il Commissario giudiziale dell’associazione ha dato via libera al piano - Ma l’incasso della vendita della sede di San Fedele è in ritardo: il Comune ha chiesto tempo

«Nonostante il ritardo nell’incasso del saldo del presso della cessione» della sede «di San Fedele Intelvi» i pagamenti ai creditori «saranno fatti entro la data del 6 novembre come previsto nella proposta di concordato». Il Commissario giudiziale del Comitato di Como della Croce Rossa ha dato parere conforme, quindi il sostanziale via libera, al piano dei pagamenti dei creditori. Questo significa che, da qui a una settimana, il grosso dei grattacapi finanziari che hanno messo a rischio la vita stessa del presidio di via Italia Libera dovrebbe finalmente essere lasciato alle spalle.

Il concordato

Come ampiamente raccontato, lo scorso maggio il Tribunale di Como ha omologato il concordato minore proposto dall’associazione per far fronte ai quasi 8 milioni di euro di debiti accumulati - soprattutto - all’epoca della gestione dell’associazione da parte di Matteo Fois. Un concordato che lascia a bocca asciutta moltissimi creditori, tra i quali lo Stato.

Infatti, a parte alcuni conti privilegiati - le banche con i loro crediti ipotecari innanzitutto, quindi i dipendenti - per i quali è garantito il rientro integrale dei propri soldi, tutti gli altri creditori avranno indietro percentuali irrisorie: agli artigiani solo il 12%, per i crediti previdenziali meno dell’11%, e su oltre un milione di euro di debiti con il fisco sarà restituito allo Stato meno del 10%.

I conti

La prima tranche di pagamenti, quella più cospicua di ben due milioni e duecentomila euro, era prevista entro i primi di novembre. E infatti il procuratore della Croce Rossa, l’avvocato Andrea Bassi, ha depositato a metà ottobre il piano dei pagamenti. Precisando che entro il 6 novembre prossimo, dopo la stipula dell’atto di compravendita della sede di Lipomo, saranno liquidati gli importi previsti: 1,8 milioni per le banche con le quali sono stati aperti i mutui per l’acquisto delle sedi di Lipomo e di San Fedele Intelvi; 230mila euro ai dipendenti; 112mila euro per le prededuzioni, ovvero per le spese connesse con la procedura concorsuale (tra questi 72mila euro al legale della procedura, 32mila al gestore della crisi).

Il pagamento è stato garantito anche se, ad oggi, ancora non sono entrati nelle casse della Croce Rossa i soldi previsti dalla vendita degli immobili di San Fedele e di Lipomo. In particolare per quanto riguarda il primo pare essere sorto un problema. Come previsto, infatti, alla scadenza del termine per la presentazione di manifestazioni di interesse per l’acquisizione dell’immobile, nessuno ha risposto. Di conseguenza lo stesso è passato al Comune di Centro Valle Intelvi che dovrà ora versare 483mila euro alla Croce Rossa. Non fosse che nelle scorse settimane lo stesso Comune ha scritto al procuratore Cri Alberto Piacentini per sottolineare: di non aver ricevuto alcun documento in merito all’agibilità dell’immobile e di non poter procedere alla stipula dell’atto notarile nei tempi concordati (21 ottobre) perché il Comune dovrà provvedere ad attivare una richiesta di mutuo.

Per quanto riguarda invece l’immobile di Lipomo (in vendita per 2,3 milioni di euro) il termine per la manifestazione di interessi scade oggi. E solo successivamente, in caso nessuno si facesse avanti, questo sarà comprato dalla sede nazionale. Ma per Croce Rossa non c’è alcun problema: i soldi arriveranno entro il 6 novembre. Come previsto.

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