Da un mese è esploso il mercato dei caschi per monopattini. E chi possiede una bici elettrica vuole potenziarla

Mobilità C’è un tracollo della richiesta per i mezzi a due ruote dopo il nuovo codice della strada, ma cresce il numero di clienti che vogliono rendere più veloce la bicicletta elettrica: «Farlo è illegale»

Nel primo mese dopo l’entrata in vigore del nuovo codice della strada la vendita di monopattini in città ha subito un calo significativo. «Abbiamo registrato un calo di più del 50% delle vendite» specifica Gianluca Gianotti, di eMv Agusta, business unit della casa motociclistica Mv Agusta. Ma il dato è simile anche per e-bike Lab, negozio aperto da tre anni in viale Lecco, dove, stando a quanto racconta Marco Tonioli, il nuovo codice della strada, entrato in vigore lo scorso novembre, ha avuto due effetti immediati. «Abbiamo subito registrato un forte decremento delle vendite, ma anche un boom di richieste di caschi - spiega Tonioli - Ancora oggi ne vendiamo tra le 30 e le 35 unità al giorno. Tanto che nelle prime settimane abbiamo finito tutte le scorte che avevamo in magazzino perché non eravamo preparati a un cambiamento così repentino».

Nell’ultimo mese, accanto alla richiesta di caschi, i clienti del negozio di viale Lecco si sono anche interessati all’installazione di frecce sui monopattini elettrici. «Negli ultimi giorni abbiamo ricominciato a venderne qualcuno - spiega ancora Tonioli, - Circa uno o due al giorno». Oltre che sulla vendita, il nuovo regolamento - che prevede l’obbligo del casco, con multe fino a 400 euro - ha provocato in alcune città una riduzione dei monopattini a noleggio utilizzati, con la conseguente scelta di alcune aziende che si occupando di questo servizio di fare marcia indietro.

Problemi sul noleggio

Non è accaduto però a Como, dove tra l’autunno del 2022 e l’inverno del 2023 il Comune ha dichiarato abusivo il servizio di noleggio tramite app sul cellulare monopattini gestito dalla società islandese Hopp (in autunno si vedevano ovunque questi mezzi color verde acqua), perché i mezzi venivano abbandonati sul suolo pubblico.

Non solo, per gli esperti del settore il monopattino è un mezzo pericoloso. Lo racconta Alessandro Viganò di Cicli Snoopy: «Andrebbero aboliti del tutto. In tanti chiedono non solo di averli, ma anche di modificarli per farli andare più veloce. Ci rifiutiamo, ovviamente, anche perché è illegale che bici e monopattini elettrici superino i 25 km/h di velocità. Il monopattino andava bene quando lo usavano i bambini, nelle mani degli adulti è diventato pericoloso».

Condivide questa posizione in parte anche Gianotti di eMv Agusta: «È stata una moda, è vero, ma va detto che l’assenza di ammortizzatori e il fatto di girare su una tavola rigida con due ruote non è sicura». E a proposito di poca sicurezza, la novità che si è diffusa da qualche tempo in città è la richiesta di potenziare le bici elettriche, il cui mercato continua a essere florido. «Tra i clienti si contano anche tanti stranieri che utilizzano la bici elettrica come mezzo di spostamento per lavorare, perché non possono permettersi l’auto. Spesso sono rider - racconta Tonioli - E questo vale anche per i monopattini».

Microchip

«Sono in tanti a chiederlo - racconta Manuel Favaro di LakeBike Como. - Ma farlo è illegale. Le bici elettriche possono raggiungere una velocità massima di 25 km/h, dopodiché si deve pedalare». Ai proprietari del negozio Run&Bike, di via Borgovico Vecchia, per un certo periodo raccontano di aver venduto chip per potenziare le bici elettriche, ma solo dietro firma di una liberatoria in cui si dava la garanzia di utilizzare il mezzo solo su circuiti di gara e non su strada.

«È un po’ cresciuto invece l’interesse per le bici a noleggio da parte di privati - spiega Gianotti. - Per esempio gli hotel che vogliono metterle a disposizione dei clienti ci chiedono di poterle acquistare e personalizzare».

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