Dall’Ucraina a Como un augurio speciale
«Grazie volontari»

«Grazie Como per l’accoglienza, buon Natale dall’Ucraina».

Appena hanno iniziato a cadere le bombe Inna è partita quasi due anni fa da Borodyanka, non lontano da Kiev, a piedi con i suoi due figli, Artem e Maxim. Senza sapere una parola d’italiano ha affrontato un viaggio della speranza, vedendo sfilare centinaia di carri armati pronti a invadere il suo Paese, lasciati alle spalle tutti gli uomini della famiglia. Arrivata a Roma è stata inviata dalla Caritas a Como. Alla Casa Vincenziana di via Tatti.

«Volevamo ringraziare tantissimo tutte le suore e la rete di accoglienza e la referente della casa Alessandra Benedini – racconta oggi Inna Manyluk – a Como ci siamo trovati benissimo e siamo stati davvero trattati con affetto. Ci tenevo a inviare tramite il giornale i nostri migliori auguri di Natale. Oggi siamo a casa, stiamo bene, abbiamo con difficoltà ripreso le redini delle nostre vite insieme a mio marito. Io ho iniziato a lavorare come infermiera, i ragazzi vanno regolarmente a scuola. La guerra c’è ancora, è vero, ma i problemi più grossi però sono a Kiev e sul fronte est. La nostra famiglia comunque è qui come qui sono le nostre radici. Non ci siamo però dimenticati di quanto abbiamo ricevuto a Como e non potremo farlo mai. Grazie davvero».

Inna augura ai tanti comaschi che l’hanno aiutata di riuscire a realizzare i loro sogni. Felice oggi di avere impacchettato qualche regalo sotto all’albero. Cita le suore Elisabetta, Liliana, Silvia, le scuole di via Perti e di via Brambilla, i mediatori culturali e le maestre. «Cibo, vestiti, scarpe, prodotti per l’igiene, la Caritas ci ha dato tutto in quei momenti drammatici – ricorda Inna – vorrei poter citare tutti coloro che ci hanno teso la mano. Chi ha fatto giocare i miei figli e ha cercato di integrarli a scuola. La comunità locale, le persone ucraine che ci hanno fatto incontrare. Spero che a Natale tutti voi possiamo vivere in pace e tranquillità., con amore e felicità. Ancora grazie infinite».