De Luca, ironia e frecciate: «I migranti un problema? A Como siete miracolati»

Il governatore in città In visita per la festa dell’Unità. La battuta su Cernobbio:«Lì si riuniscono intellettuali e anche qualche malvivente». Qui i video

Vincenzo De Luca, governatore dem della regione Campania, in tour nel «nord profondo» (così lo definisce), per parlare di autonomia differenziata, fa tappa anche a Como, prima della serata che lo ha visto come ospite ieri alla festa dell’Unità.

Vincenzo De Luca in visita a Como: «A Cernobbio si ritrovano esperti e malviventi». Video di Toppi Martina

Sull’autonomia differenziata De Luca sposa la linea del suo partito e ricorda che «il Pd è portatore di un ragionamento da fare in uno spirito unitario, risorgimentale. Prima di tutto dobbiamo recuperare un sentimento di patria e di unità nazionale». Al suo fianco, ieri in città e poi a Cantù, il consigliere regionale Angelo Orsenigo (Pd) che ha sottolineato a sua volta l’inadeguatezza di un’«autonomia differenziata che crea cittadini di serie A e di serie B».

Quello della divisione è un problema sul quale De Luca insiste energicamente (come è nel suo stile personalissimo che ha spinto Repubblica proprio ieri a definirlo “icona pop del Pd”) ribadendo che bisogna guardarsi soprattutto dalle differenze che l’autonomia può portare tra Regioni «dal punto di vista dei grandi servizi di civiltà: sanità e scuola pubbliche». Due temi che al governatore stanno molto a cuore e sui quali è in cerca, qui in Lombardia, di un’alleanza «con le forze dinamiche del Paese».

«Sul lungolago sento critiche»

«Ci sono 40 gradi all’ombra» commenta invece, quando gli viene chiesto un parere sulla città, dove ha avuto modo di fare un breve giro, visitando Duomo e centro storico.

«Una città bellissima», per usare le parole del governatore campano che si è lasciato andare anche a un bonario «massì via, si può vivere qui». Concessione fatta non certo senza aver prima lanciato qualche frecciatina delle sue, di quelle che inosservate di certo non possono passare. Gli appunti alla città: «Non è uno scandalo che sia governata da un’amministrazione civica, alla fine decidono i risultati. Per quel che ho potuto vedere è una città molto gradevole, anche se ho raccolto qualche osservazione critica e pareri contrastanti sulla sistemazione del fronte lago».

E poi sottolinea la vicinanza con altri luoghi lariani altrettanto belli - «avrei seguito volentieri George Clooney qui ma non ne avevo le risorse» confessa ridendo - tra i quali ricorda soprattutto Cernobbio, che cita come luogo «dove si riuniscono molti esperti, intellettuali e - aggiunge ammiccando - anche qualche malvivente».

«Turismo? Sfida da accogliere»

E sul tema del turismo, per lui sfida da accogliere a braccia aperte a Como come in ogni altra parte del Paese, lancia l’ipotesi di un progetto nazionale mirato a verificare quanto, in termini di infrastrutture, debba ancora essere realizzato in Italia.

Sui problemi di sicurezza recentemente sollevati dal sindaco Alessandro Rapinese in relazione alla presenza, in alcune aree della città, di persone migranti o persone in condizioni di grave marginalità, De Luca non perde l’occasione per ricordare che, dal punto di vista dei numeri relativi al fenomeno immigratorio, «qui a Como siete miracolati».

«Abbiamo altre zone d’Italia con ondate vere e proprie di migranti e una dimensione del problema più rilevante». Il fenomeno secondo il governatore va affrontato con «solidarietà e umanità, principi irrinunciabili, ma senza ideologismi: dobbiamo aprire le braccia e accogliere la povera gente, con politiche di inclusione serie». De Luca ha sottolineato però anche che «c’è un punto limite per l’accoglienza: chi viene in Italia deve rispettare le leggi e persino le regole di vita di chi vive nelle città. Occorre parlare chiaro: abbiamo il diritto di vivere in pace».

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