Decessi, effetto Covid anche nel 2022, dato «sorprendente»

Salute Il report Ats sulla mortalità in provincia di Como - Tornata ai livelli pre pandemia soltanto l’anno scorso - L’esperta: «L’impatto è durato più a lungo del previsto»

L’Ats Insubria, come ogni anno, ha analizzato l’andamento della mortalità nel quinquennio compreso tra il 2017 e il 2022. Si nota anzitutto, nel 2022, un aumento significativo del numero dei decessi, superiore per il territorio coperto dall’Asst Lariana alle 6.500 unità in dodici mesi. Rispetto all’anno precedente il balzo è piccolo, ma significativo, più 3,5%, più ampia la forbice in confronto al periodo pre pandemia, più 13% rispetto al 2017. Le ragioni, ipotizza l’agenzia per la tutela della salute, sono anche legate all’invecchiamento generale della popolazione. L’aumento della mortalità è comunque descritto dall’Ats Insubria come «sorprendente».

Le cause di morte

«Sorprendente perché ci aspettavamo un ritorno ai numeri pre pandemia - spiega Monica Lanzoni, coautrice del report dell’Ats per il dipartimento di sorveglianza epidemiologica –, invece l’impatto del Covid si è trascinato anche nel 2022. Del resto dopo eventi tanto catastrofici serve un certo arco temporale per tornare al dato naturale legato alle principali patologie. Malattie che magari hanno cambiato il loro corso durante la pandemia che ha dunque eroso il normale andamento della mortalità. Ci aspettiamo quindi una diminuzione delle morti nel 2023. Tutto al netto di altre grandi variabili, come l’invecchiamento della popolazione, l’età è certo un fattore importante».

In effetti l’Istat nel 2023 ha certificato 6.144 decessi in provincia di Como. La riduzione quindi c’è stata, sebbene il dato non sia del tutto paragonabile alle morti conteggiate dall’Ats perché nel territorio coperto dall’Asst Lariana non è compreso l’alto lago.

Comunque, venendo alle principali cause di morte analizzate dall’Ats, più nel dettaglio intanto c’è una differenza tra uomini e donne. «Nel genere maschile la principale causa di morte è rappresentata dai tumori che costituiscono il 28,3% dei decessi, mentre nel genere femminile la principale causa di morte è costituita da eventi del sistema circolatorio, 33,8%».

Il numero dei decessi causati da tumori nel 2022 è tornato a salire dopo una contrazione abbastanza importante in corso dal 2019, i decessi passano da 1.570 a 1.645. Si tratta comunque di un dato ancora inferiore confronto al 2017 e al 2018. Anche i decessi legati alle malattie dell’apparato cardiocircolatorio salgono e si confermano la prima causa principale di morte. Sono 2.006 nel territorio dell’Asst Lariana, la tendenza alla crescita, senza contare i due anni di pandemia, in realtà è piuttosto lenta e abbastanza lineare. Più netto l’aumento dei decessi per malattie dell’apparato respiratorio (da 385 a 499) sebbene la statistica sia tornata a un andamento «naturale», scrive l’Ats Insubria, dopo essere stata molto influenzata nel periodo del Covid che ha inglobato parte dei dati di questa classe di patologie.

I numeri del virus

Continua la crescita in entrambi i generi dei decessi per malattie al sistema nervoso, pur restando in termini assoluti una causa di morte poco frequente (265 decessi all’anno). Stesso ragionamento per le malattie dell’apparato digerente (215 decessi) dove però il balzo in percentuale è più forte.

Nelle tabelle non compare più la statistica relativa ai decessi la cui ragione principale è il Covid, che come immaginabile nel 2020 e nel 2021 era stata la terza causa di mortalità in provincia. E però in tutto il territorio coperto dall’Ats i decessi Covid nel 2022 sono stati 1.080, un numero ancora considerevole seppur inferiore al dato del 2021 (2.013 decessi) e del 2020 (3.193). Il famoso virus è stata la quarta causa di morte.

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