Denunciato l’uomo con duecento auto. E rischiano anche gli automobilisti

L’inchiesta Ha soltanto 23 anni ma un parco macchine da far invidia: è accusato di falso. Nelle scorse settimane un comasco era finito nei guai per essere il prestanome di 75 veicoli

Ha solo 23 anni, eppure ha più auto del principe d’Arabia. Nel suo garage (del tutto virtuale) trovano posto ogni genere di veicolo: dalla Vespa all’Audi A3, dalla Peugeot 207 alla Bmw X5. La Procura di Como ha notificato un avviso di chiusura delle indagini a carico di un giovanissimo rumeno, che dalla banca dati del Pra si è scoperto essere l’intestatario di qualcosa come 207 mezzi. La magistratura gli contesta il reato di falso in atto pubblico, visto che - chiaramente - tutte quelle auto (e moto) sono solo fittiziamente di sua proprietà. Mentre, nella realtà, servono soprattutto una platea di delinquenti alla ricerca di un mezzo “pulito” con il quale non essere rintracciabili.

L’informazione di garanzia è stata emessa a carico di Alex Carol Vinteler, origini rumene e, attualmente, pure del tutto irreperibile in Italia. Tutte le 207 targhe a lui riconducibili sono state ora inserite nella banca dati dei mezzi da ricercare, perché gli automobilisti che dovessero essere ritrovati al volante rischiano di essere fermati e di ritrovarsi con una denuncia di ricettazione.

La vicenda di Vinteler, segue di poche settimane un altro avviso di chiusura delle indagini preliminari. In quell’occasione sotto inchiesta era finito un commerciante d’auto comasco, Ezio Carnazzola, residente in città, 46 anni. Per lui l’accusa ipotizzata, oltre il falso, è stata anche quella di truffa aggravata ai danni dell’Erario perché aveva aperto una partita Iva che consente all’intestatario dell’auto di avere l’esenzione totale dal pagamento dell’imposta sulla trascrizione al Pra del passaggio di proprietà, l’esenzione totale del bollo annuale e la riduzione dell’importo delle marche da bollo per il passaggio di proprietà.

Questo tipo di indagini si stanno moltiplicando anche in città, dopo che la Procura di Milano ha addirittura dato vita a una squadra speciale che lavora proprio sulle intestazioni fittizie di auto. Una vera piaga, per una lunga serie di motivi a partire dal fatto che consente agli utilizzatori di muoversi come “fantasmi”, rendendo di fatto impossibile alle forze di polizia risalire ai responsabili di infrazioni o - peggio - reati commessi con quei veicoli.

Meccanismo perverso

La cosa incredibile è che non esiste un automatismo che consente di far scattare un alert, quando un soggetto singolo risulta intestatario di più di due o tre mezzi. E così si arriva al record, davvero inverosimile, del giovane e sconosciuto rumeno che possiede una Bmw serie 3, una Nissan Terraneo, una Golfo, una Kia Sorrento, un’Audi A6 e una A4, un Mercedes Vito, una TT, alcune Peugeot, una Polo fino al numero incredibile di 207 veicoli a lui intestati.

Ora, come detto, è caccia agli utilizzatori di tutte quelle auto. Le targhe sono registrate e fanno scattare gli allarmi quando passano sotto i portali di rilevamento auto, consentendo così alle forze di polizia di intervenire in tempo reale.

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