Dimezzato lo sconto
sul pieno di benzina

Como: fascia A e fascia B, non ce n’è più per nessuno Le riduzioni si assottigliano fino a 10 e 2 centesimi Polemica per i tempi e i modi: «Bisognava parlarne»

Sconto benzina ridimensionato a partire da venerdì. La fascia A (fino 10 chilometri dal confine) lo vedrà ridurre da 23 centesimi a 10 e per la B (sopra i 10 e fino i 20 chilometri) si assottiglia fino a sfiorare lo zero: da 15 centesimi si scende a 2.

Bye bye infine all’agevolazione per il gasolio (prima 0,08 euro). Una misura, quella decisa dalla Regione Lombardia, che ha fatto divampare polemiche in queste ore, soprattutto per il momento in cui è stato compiuto questo passo, con le difficoltà economiche delle categorie già legate all’emergenza coronavirus. D’altro canto - è la replica regionale - in questo periodo le persone non si possono muovere, se non per comprovati motivi, e tutti stanno affrontando sacrifici. Inoltre bisogna rispettare gli accordi.

La protesta dei gestori

Il decreto regionale scatta in virtù degli accordi e del monitoraggio con la Svizzera. Il rapporto tra i prezzi nel nostro territorio e nella Confederazione elvetica è cambiato, il che porta a una modifica degli sconti per chi abita vicino al confine.

Daniela Maroni, presidente dei gestori degli impianti di Confcommercio Como, contesta tuttavia modi e tempi: «Da anni ormai viene praticato questo sconto di 23 centesimi. Questa flessibilità non arriva proprio al momento giusto. La gente è a casa dal lavoro, ma quelli che si devono muovere per forza comunque avevano un risparmio di qualche euro facendo il pieno».

Non sarà un granché, ma in questo periodo buio anche a livello economico rappresenta sempre un piccolo sollievo, prosegue.

Poi Daniela Maroni scuote la testa di fronte ai modi, appunto: «Si poteva almeno fare un confronto prima, non fare arrivare il decreto così ai gestori». Eccolo approdare lunedì, invece, a tutti gli esercenti, con l’annuncio dell’applicazione a partire dal 13 marzo. Poco tempo a disposizione per informare i clienti, in una fase già abbastanza concitata e confusa per l’emergenza sanitaria e le sue conseguenze socio economiche. Il sottosegretario regionale Fabrizio Turba, però, non ci sta: «Stiamo cercando di portare avanti il normale insieme all’emergenza. Non si può polemizzare perché c’è uno sconto in meno nel carburante - prosegue con forza -. Io penso alle aziende chiuse, penso al turismo, agli alberghi con le prenotazioni annullate. E penso agli operatori della sanità e ai turni, ai sacrifici che stanno facendo. Abbiamo dovuto reperire le mascherine, perché il Governo non ce le mandava. Questi sono i problemi gravi».

La difesa: «C’era un accordo»

Tornando sullo sconto ridotto per i comaschi, Turba ne fa anche una questione di serietà: «Se ci sono accordi tra Italia e Svizzera, bisogna rispettarli. Vediamo bene anche l’evoluzione dei movimenti dei frontalieri nell’emergenza del coronavirus. I cittadini si devono spostare, ci sono le regole e ripeto, vanno rispettate. Capisco le esigenze di tutti – assicura ancora il sottosegretario regionale - ma guardiamoci attorno».

Il fatto che non ci si possa muovere, bensì occorra rimanere rigorosamente in casa – conclude – darà anche il tempo di spiegare meglio ai clienti, quando tornerà il normale afflusso. Speriamo, presto possibile per ciò che significherà per il nostro territorio e il nostro Paese. (Marilena Lualdi)

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SANTK PAULI

5 anni

La protesta dei gestori è ridicola, questo provvedimento è doveroso. I prezzi delle zone geografica coperte dello sconto benzina sono sempre stati decisamente superiori a quelli del resto della Lombardia con il risultato che a beneficiarne sono sempre stati solo i gestori. La logica iniziale dello sconto doveva essere una tutela dei gestori in difficoltà per la concorrenza dei colleghi elvetici, l'hanno trasformata in un indebito vantaggio sulle spalle degli automobilisti. Ben gli sta. Tra un mese - pur senza sconto - pagheremo il pieno come oggi.

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