Disastro scuole nel Comasco: solo il 5% realizzato con i nuovi standard

Il report In città nessun edificio scolastico costruito dopo il 1997. E anche il dato della provincia è basso: solo 17 strutture su 325

Su 325 edifici scolastici statali attivi in provincia di Como, solo 17 sono stati costruiti dopo il 1997. Ciò significa che quasi il 95% ha più di 27 anni.

Questi i dati riportati all’interno di uno studio condotto da Openpolis sull’edilizia scolastica, la maggior parte della quale è sorta tra gli anni ’50 e i primi ’90, prima quindi delle innovazioni normative degli ultimi trent’anni. Se la media nazionale parla di un edificio scolastico su 10 costruito negli ultimi 27 anni, a Como la percentuale scende. Entrando nel dettaglio, c’è una scuola nuova ad Anzano del Parco, due a Cantù, due a Erba, una a Limido Comasco, due a Mariano Comense, una a Merone, una a Montano Lucino, due a Mozzate, una a Olgiate, una a Porlezza, una a Rovellasca, una a Uggiate e una a Gravedona.

Solo Pavia male come noi

Non ce n’è nemmeno una a Como città: la stessa situazione in Lombardia si registra solo a Pavia, mentre la città con le scuole più giovani è Bergamo, dove sono il 19%. Il picco di costruzioni – a livello nazionale – è avvenuto negli anni ’70, quando venne anche approvato il decreto ministeriale in cui furono stabilite le norme tecniche da seguire nell’esecuzione delle infrastrutture scolastiche.

Negli anni ’90, però, c’è stato un altro passaggio importante per l’edilizia scolastica, con l’entrata in vigore della legge che ha stabilito la competenza comunale sull’edilizia delle scuole d’infanzia, elementari e medie e quella provinciale scuole di istruzione secondaria di secondo grado.

Altri cambiamenti di rilievo sono da individuare nel superamento delle barriere architettoniche, le nuove linee guida del Miur per progettare l’edilizia scolastica (2013) e le innovazioni sulla normativa antincendio tra 2017 e 2018.

Scuole vecchie a Como, ma con tentativi di ammodernamento: grazie ai fondi del Pnrr, infatti, sono in corso importanti interventi di adeguamento portati avanti dalla Provincia in diverse scuole superiori, tra cui i nuovi serramenti alla Ripamonti e alla Magistri (qui anche prevenzione incendi), poi lavori contro il fenomeno della carbonatazione delle facciate al Setificio, per un totale solo in queste scuole di 4,4 milioni di euro.

I fondi Pnrr

«La Provincia di Como gestisce attualmente 29 edifici scolastici, che includono sia scuole superiori sia istituti specializzati di istruzione – precisa il presidente Fiorenzo Bongiasca -. Grazie ai fondi del Pnrr, abbiamo avviato 16 progetti di riqualificazione su 11 di questi edifici. Questi progetti sono mirati a garantire la messa in sicurezza delle strutture e a migliorare l’efficienza energetica attraverso la sostituzione dei serramenti. Inoltre, nel bilancio di quest’anno, abbiamo destinato 2 milioni di euro alla manutenzione straordinaria delle scuole. Questo investimento ci permetterà di effettuare interventi urgenti e necessari per mantenere le strutture in condizioni ottimali, prevenendo il degrado e garantendo continuità nell’uso degli edifici. La qualità dell’ambiente scolastico è un elemento chiave per il futuro dei nostri giovani e il nostro impegno è volto a creare le migliori condizioni possibili affinché possano crescere, apprendere e sviluppare appieno il loro potenziale». Questo per ciò che è di competenza provinciale: su tutte le altre strutture, tocca ai Comuni procedere con la manutenzione.

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