C’è una discarica abusiva in via Valleggio, ma il terreno appartiene all’Insubria. L’università: «Provvederemo»

Le lamentele Da circa un anno e mezzo l’area viene usata come una discarica a cielo aperto. Ma il vicinato è stanco della situazione: «Il Comune dice che non è affare loro, Aprica sostiene che non può intervenire, l’università non ci dà risposte»

Da più o meno un anno e mezzo c’è una piccola area in via Valleggio usata come discarica a cielo aperto.

Questo terreno recintato si trova a metà strada tra la sede dell’università dell’Insubria, prima del parcheggio e la sede dei vigili del fuoco. Sotto ad una pianta affatto curata ci sono diversi bidoni dell’immondizia, cinque o sei. Tutti pieni, ogni giorno, con sacchi e rifiuti differenziati senza alcun criterio. Per terra ieri abbandonato c’era anche un vecchio passeggino, carte, cartacce e bottiglie di vetro. La recinzione è aperta, di lato vi si accede con facilità.

Al vicinato capita di vedere gente che la sera butta l’immondizia, evidentemente disinteressandosi della raccolta porta a porta. La montagna di spazzatura ciclicamente si accumula, con l’estate crea cattivi odori. «Abbiamo fatto tutti i tentativi possibili – racconta Flavia Ponzoni, per una delle famiglie residenti in quel tratto di strada – Il Comune dice che non è affare loro, Aprica sostiene che non può intervenire, l’università non ci dà risposte. Il problema è che è così da troppo tempo e purtroppo molti maleducati se ne approfittano per gettare ogni cosa».

In realtà il terreno appartiene proprio all’università. L’Insubria spiega che l’area di raccolta dei rifiuti era indicata nel progetto originale degli edifici costruiti per dare vita al polo scientifico. «Purtroppo – spiega sempre l’ateneo - essendo uno spazio facilmente accessibile e aperto alla vista, viene utilizzato anche da esterni che abbandonano rifiuti. Per questo, l’Ateneo predispone di frequente pulizie straordinarie per mantenere il decoro, ma non è sufficiente».

Colpa degli incivili, quindi, ma le reti sono mezze rotte e la piazzola sembra abbandonata. «Per risolvere definitivamente la problematica – risponde l’università - è pronto un progetto, che ha già ottenuto il parere favorevole degli enti, per la trasformazione di questo spazio in un’area ecologica. La sistemazione è prevista per il periodo compreso tra luglio e agosto del 2023». Quindi dal prossimo mese. Nei documenti si vedono delle recinzioni nuove e dei cancelli stabili, con un muretto di sostegno che corre anche lungo i metri di strada precedenti, verso il nuovo parcheggio e i vigili del fuoco.

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