Discesa Napoleona: il 90% non rispetta i limiti

Gli autovelox Incidenti, corse notturne, strade pericolose. Ecco perché la polstrada ha dato l’ok al piano del Comune

Nel secondo rapporto presentato in Prefettura lo scorso aprile, il Comune di Como ha inserito, tra i criteri utilizzati per chiedere il via libera ai nuovi autovelox, anche i dati del monitoraggio sulla velocità realizzati in via Napoleona, poco prima di piazza San Rocco. Dove, con il telelaser - in serate di controlli organizzate solo con lo scopo di monitorare la situazione, senza dare multe - gli agenti della polizia locale hanno scoperto che, soprattutto la sera, solo un automobilista su dieci rispetta i limiti scendendo da Camerlata. Anche questo dato ha convinto la Polstrada a esprimere esito positivo nella valutazione tecnica sulla richiesta di installazione dei misuratori di velocità nel capoluogo.

L’iter di approvazione

E dunque partiamo proprio da qui, per spiegare l’iter seguito per giungere al decreto con il quale il Prefetto ha autorizzato l’installazione degli autovelox in via Paoli, in viale Innocenzo, in via Varesina, in Canturina e, soprattutto, in Napoleona. Un iter iniziato già un anno fa, con un primo report inviato da Palazzo Cernezzi alla Prefettura. Lo scorso aprile il secondo dossier sul quale la Prefettura ha attivato la polizia stradale di Como, per verificare che i criteri a supporto dell’installazione degli impianti fossero aderenti a quanto richiede la legge. Anche alla luce delle recenti sentenze della Cassazione sul difetto di omologazione di molti autovelox comunali. Un rischio, quello del considerare fuorilegge i rilevatori che saranno installati a Como, che non esiste in quanto l’iter seguito è quello previsto dalla legge e indicato come legittimo dalla stessa Cassazione.

E dunque i vertici della polstrada si sono concentrati, per la valutazione tecnica, soprattutto sui punti nei quali gli autovelox dovranno essere installati. Valutando: il tasso di incidenti degli ultimi cinque anni lungo la strada interessata; la frequenza di superamento dei limiti di velocità nel tratto interessato; la conformazione della strada; l’impossibilità di fermare i veicoli per contestare eventuali infrazioni stradali; la mancanza di luoghi adatti per i luoghi di controllo. Su questo aspetto la Napoleona, in particolare, è risultata avere tutte le carte in regola per ospitare l’autovelox. E non è un caso che si sia deciso di piazzare i rilevatori prima del curvone sia a scendere che a salire: proprio quello è in assoluto il punto più pericoloso e con la maggiore incidenza di feriti e vittime.

Come saranno gli autovelox

Se pensate di veder spuntare a bordo strada, in un prossimo futuro, le famose colonnine arancioni o blu tipiche degli autovelox resterete delusi. Perché sono proprio quelli gli apparecchi bocciati dalla Cassazione. I rilevatori a Como saranno telecamere montate su pali ai lati della strada. Sulla Napoleona i pali dovranno obbligatoriamente essere sul lato destro a salire, perché più adatto tecnicamente. A scendere spunterà un palo “con sbraccio” (tanto per intenderci simile a quello dei portali che leggono le targhe) sulla corsia verso piazza San Rocco.

In tangenziale il palo sarà realizzato sullo spartitraffico in zona via Benzi con doppia telecamera puntata su entrambe le direzioni. In Varesina, in via Paoli e in Canturina saranno installati pali su entrambi i lati della strada che copriranno le rispettive direttrici.

Di sicuro ogni impianto sarà abbondantemente segnalato con cartelli che avvertono della presenza di apparecchiature di rilevamento della velocità. Questo perché, è stato spiegato, l’intenzione è quella di far ridurre la velocità agli automobilisti e ai motociclisti e non di “sorprendere” per poter multare e fare cassa.

I dati delle infrazioni saranno raccolti dalla polizia locale, in quanto è l’ente proprietario della strada il responsabile anche degli impianti di rilevazione delle infrazioni.

Sui tempi di realizzazione, al momento, è difficile fare previsioni. Il Comune dovrà ora predisporre una gara per dare il via libera ai lavori che porteranno all’installazione delle telecamere. È lecito, dunque, attendersi che nessun autovelox entrerà in funzione prima dell’anno prossimo, considerati i tempi della burocrazia.

Infine, molti automobilisti e lettori hanno sottolineato come un limite a 50 chilometri orari sulla Napoleona, soprattutto in discesa, è eccessivo. Proponendo di alzare il limite a 70 chilometri orari. In realtà per la conformazione della strada questo è impossibile: la presenza di case a ridosso della strada impedisce di ritoccare i limiti di velocità al rialzo.

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