Cronaca / Como città
Venerdì 31 Maggio 2024
Dormitorio chiuso a Como e i senzatetto tornano al Crocifisso
La denuncia Una quarantina di persone costrette a rifugiarsi tra il porticato della basilica e li supermercato di via Regina
Una dozzina di senzatetto al Crocifisso, tanti senza fissa dimora anche al supermercato abbandonato dietro al cimitero. Da quando il piano invernale emergenza freddo ha chiuso i battenti per le strade sono tornati a dormire in media trenta, anche quaranta persone in difficoltà. L’assembramento maggiore, almeno perché poco nascosto, è come di consueto al Crocifisso. In particolare al mattino e alla sera per terra vengono stesi cartoni e coperte, sacchi e scarpe sono davvero numerose, a volte si trovano negli angolo delle brutte sorprese. Diverse segnalazioni sono state inoltrate alla redazione. Su Facebook anche il presidente della Famiglia Comasca Daniele Roncoroni è intervenuto sul tema.
«Sì, la mattina in particolare si notano diverse presenze – spiega Giuseppe Menafra referente del servizio Porta Aperta della Caritas - Abbiamo installato anche dei cassoni per sistemare di giorno tutte le coperte. Certo è vero che alle volte ci sono persone poco collaborative. Però cerchiamo di gestire i problemi e di tenere il luogo pulito e decoroso». Sono due al momento i punti che i senzatetto frequentano maggiormente. «Al Crocifisso dalla chiusura del piano freddo passano tra le 10 e le 15 persone – dice ancora Menafra –, al supermercato abbandonato dietro al cimitero monumentale direi altrettante, vanno e vengono ciclicamente a seconda dei controlli delle forze dell’ordine. Negli ultimi anni i posti dove i bisognosi vanno a rifugiarsi sono diminuiti. Con la chiusura dl portico di San Rocco un gruppo nutrito si è spostato appunto all’ex discount. Restano solo alcuni nascondigli meno noti e poco raggiungibili». Ci sono delle presenze oltre la stazione di San Giovanni, come pure tra le case abbandonate lungo la discesa di via Napoleona.
Come noto, oltre al dormitorio comunale aperto tutto l’anno e gestito dalla Caritas, è tramontata già durante lo scorso mandato l’idea, votata dalla maggioranza del consiglio comunale, di dedicare un altro luogo ai senzatetto. Anche l’attuale amministrazione è contraria all’ipotesi.
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