Ecco il prefetto Conforto Galli: «Tremezzina, subito un tavolo»

Istituzioni Si è insediato in via Volta: «Decisivo il dialogo. Renderò itineranti i Comitati per l’ordine e la sicurezza»

04:38

«Torno con entusiasmo in questo territorio a cui sono molto legato. Sono orgogliosamente valtellinese, ma calcolavo in questi giorni che il periodo più lungo della mia vita l’ho trascorso a Como. Per mutuare lo slogan della squadra di calcio, sono “quasi cumasch”». Corrado Conforto Galli, 58 anni, si è insediato nel palazzo del Governo in via Volta come nuovo prefetto di Como, in arrivo dall’identico incarico ricoperto a Cremona. Porta «entusiasmo, impegno e conoscenza del territorio, che mi consentirà di abbreviare il periodo di ambientamento».

Le infrastrutture

Un ritorno in terra lariana dove aveva svolto molti incarichi in passato e da dove manca da sette anni e mezzo. «Ho comunque sempre mantenuto un profondo legame con questo territorio nel corso di tutti questi anni – continua – I problemi della Tremezzina, purtroppo, c’erano già prima che andassi via. Ora li ritrovo sotto un’altra forma, con un progetto avviato ma con altre criticità che devono essere risolte. Prometto ai cittadini un aggiornamento il più veloce possibile, che sto già facendo in queste ore, sulla situazione attuale per poi convocare a breve un nuovo tavolo per dare risposte concrete su un cronoprogramma dei lavori». Con l’arrivo in via Volta, Corrado Conforto Galli si è trovato sul tavolo anche la questione dello stadio e dell’agibilità, di cui parliamo in altra parte del giornale.

La Como che ritrova il nuovo prefetto è diversa, soprattutto da un punto di vista turistico, tema anche questo che è fonte di dibattito. «Il boom turistico avvenuto in questi ultimi anni lo vedo come un aspetto positivo – commenta Conforto Galli – Certo, occorre fare dei ragionamenti sulla sostenibilità, ma in sé credo sia un aspetto positivo perché porta indotto a Como e al suo territorio. Ricordo i tempi in cui il centro storico era abbandonato».

Inevitabile anche uno sguardo al tema sempre caldo dell’ordine pubblico: «Ho già avuto degli incontri al riguardo, ci impegneremo sulla prevenzione e su questo tema siamo tutti in sintonia. Ho in mente anche di rendere itineranti i Comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica, per creare un canale di conoscenza diretta del territorio».

Mano tesa agli amministratori

Quindi un saluto ai sindaci: «Il mio obiettivo sarà creare una leale collaborazione con gli enti e le amministrazioni locali. So bene quanto sia difficile oggi fare il sindaco. Dovremo cercare di fare le cose insieme, come comunità, per sconfiggere l’apatia diffusa e la disaffezione crescente verso la cosa pubblica». Per il nuovo prefetto, insomma, il lavoro è già iniziato con anche in ringraziamento al Governo per l’incarico ricevuto: «Per l’opportunità di tornare a operare in un territorio cui sono molto legato, dove opererò per la salvaguardia della coesione sociale, per il rispetto delle libertà altrui, per prevenire le tensioni sociali».

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