Emergenza freddo, si parte: da domani apre via Borgovico

Solidarietà Le previsioni parlano di un crollo delle temperature e il servizio si attiva, insieme ad associazioni e volontari, per accogliere 35 persone senza fissa dimora

L’emergenza freddo apre domani. Senza anticipo, arrivato il freddo pungente, anche quest’anno nella caserma di via Borgovico sta per essere attivato il servizio. Da domani, primo dicembre, associazioni e volontari, capofila i Padri Somaschi, accoglieranno 35 persone senza fissa dimora, con altri cinque letti di riserva in caso di necessità. La Croce Rossa negli scorsi mesi avrebbe potuto utilizzare i locali per accogliere migranti, ma il numero degli sbarchi è diminuito e dunque non è stato necessario aprire un nuovo centro.

“Vicini di strada”, che riunisce le varie realtà comasche impegnate, sta raccogliendo le adesioni per fare i turni la notte. Il riferimento per chi volesse farsi avanti è tramite mail ([email protected]). In genere i cittadini non si tirano indietro, c’è un gruppo di quasi 200 persone pronto a spendersi per chi non ha una casa. L’aiuto però non basta mai, al netto dei gruppi già formati grazie al sostegno di una dozzina di associazioni del terzo settore. Dalle Acli a Como Accoglie, dagli scout alle protezioni civili del territorio, oltre a diversi soggetti del mondo cattolico. Quest’anno la volontà, anche su indicazione del Comune che è responsabile del servizio, è aumentare il numero degli enti coinvolti nell’emergenza freddo affinché tutta la città si faccia carico dell’esigenza.

A giorni sempre tramite la Fondazione Comasca (fondazione-comasca.it) partirà la consueta raccolta fondi per coprire le spese 2023-24. L’urgenza quest’anno però è meno stringente. Infatti l’anno scorso l’amministrazione comunale aveva specificato che non avrebbe dato fondi, mentre invece ora tramite l’Azienda sociale al piano freddo è stato destinato un finanziamento ad hoc per mettere i conti in pari.

Ma la solidarietà non si ferma alla sola caserma di via Borgovico. Un piccolo nucleo di posti letto verrà attivato anche nella casa Ozanam. E in parallelo sempre da dicembre è in partenza il progetto Betlemme. Una dozzina di parrocchie, comprese quelle di Lora e di Grandate, hanno aperto le loro porte per ospitare ciascuna pochi senzatetto, in tutto circa 25. Un altro canale prezioso per distribuire e non concentrare l’accoglienza. La Caritas, che ha un ruolo di coordinamento, offre anche a Casa Nazareth la mensa solidale con pasti cucinati e serviti ogni giorno due volte al giorno. Sono tutte iniziative che senza sostegno e volontari difficilmente possono stare in piedi. Anche in questo caso è possibile fare un’offerta e regalare un po’ del proprio tempo (casa-nazareth.it). «Senza l’aiuto di tutti non riusciremmo a garantire un tetto durante l’inverno a chi ne ha bisogno – commenta Francesca Cabiddu, referente del piano freddo per i Padri Somaschi – sostenitori e volontari sono la nostra linfa. Anzi quest’anno vorremmo aumentare le fila dei partecipanti al progetto».

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