Europee, le preferenze e i primi commenti dal territorio. Tanti sulla scheda hanno scritto “Vannacci” e “Ilaria Salis”, ma la favorita è “Giorgia”

Elezioni Sono più di 8mila le preferenze accordate al generale leghista in provincia di Como, mentre per Ilaria Salis sono 3.772. Intanto i politici comaschi commentano i risultati

I nomi dei candidati sono stati un elemento fondamentale in queste elezioni europee. Da quello di Giorgia Meloni (in provincia di Como ha conquistato ben 26.395 preferenze, distaccando qualsiasi altro candidato del partito), per la quale le Europee sono state anche una prova del consenso nazionale, a quello di Roberto Vannacci che si è invece sostituito a Matteo Salvini nel fare da traino alla Lega, con risultati decisamente migliori a livello provinciale, dove sono più di 8mila le preferenze accordate al generale e dove la Lega ha quasi raggiunto il Pd confermandosi come terza forza politica, rispetto al nazionale, dove invece è stata superata da Forza Italia.

«Vannacci? Ha parlato con la voce del partito»

Il ruolo del generale è chiarissimo anche per Claudio Borghi, deputato comasco in corsa alle europee nella circoscrizione del Centro (dove ha preso 8.842 preferenze), secondo il quale «Vannacci è un valore aggiunto molto grande. Incanala i desideri delle persone ed è evidente che la gente ha voglia di novità e di qualcuno che rappresenti quel moto di protesta, di contrapposizione. Però Vannacci in tutto ha parlato con la voce del partito e ha fatto gli interessi del partito».

E se la strategia Vannacci ha funzionato a livello provinciale, dove la Lega è riuscita a collocarsi in terza posizione, quasi sfiorando il 18% conquistato dal Pd, lo stesso non si può dire del resto del Paese. «In molti casi e in molte parti d’Italia non si è creduto abbastanza nella Lega, da parte dei suoi stessi candidati» è la spiegazione di Borghi, con chiaro riferimento alle parole con cui Bossi ha “tradito” il partito di Matteo Salvini.

«Magoni e Fidanza a Bruxelles»

«Sono felice che questo territorio abbia contribuito fattivamente al rafforzamento di Fratelli d’Italia e di Giorgia Meloni , leader indiscussa e perno di questo governo, e riusciremo a inviare diversi rappresentanti in Parlamento europeo. La nostra sarà una pattuglia nel Nord Ovest di massima qualità, perché il ruolo dei nostri rappresentanti in Europa, cito per esempio Carlo Fidanza e Lara Magoni, è anche un ruolo attivo sul territorio» commenta il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il comasco Alessio Butti.

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«Il miracolo postumo di Silvio Berlusconi»

«Gli elettori hanno premiato la serietà e competenza come valori fondativi di Forza Italia, ma nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile senza l’ennesimo miracolo, questa volta postumo, di Silvio Berlusconi» è invece la riflessione di Sergio Gaddi, comasco e consigliere regionale di Forza Italia, a proposito del risultato ottenuto sul territorio dal suo partito. In provincia di Como Anotnio Tajani, ministro degli Esteri, vicepremier e capolista per Forza Italia, ha conquistato 4196 preferenze, in città invece 716. La seconda favorita è stata Letizia Moratti con 2.224 preferenze in provincia e 469 in città

«Voto comasco al Pd trainato da Gori e Strada»

Nel caso del Partito democratico invece le preferenze sono più equamente distribuite in provincia di Como: 9.507 per Cecilia Strada, filantropa e attivista figlia di Gino Strada ed ex presidente di Emergency, e 6.872 per Giorgio Gori sindaco uscente di Bergamo. «Una parte del voto comasco è stato trainato da questi due nomi -conferma Carla Gaiani, segretaria provinciale del Pd - a conferma del fatto che la politica si faccia con le buone idee così come con la capacità di amministrare i territori».

«Avs, bene in città, ora occorre espandersi in provincia»

A Como, in città come in provincia, anche il nome di Ilaria Salis ha conquistato gli elettori. Sono state 3772 le preferenze accordate all’insegnante di 39 anni che si trova in Ungheria agli arresti domiciliari e che era capolista per Alleanza Verdi e Sinistra. Avs che ha superato il 6% dei voti a livello provinciale, ha ottenuto buoni risultati anche nella città di Como dove è stata votata dall’8,44% degli elettori.

«Siamo la seconda forza di sinistra sia a Como che in provincia - spiega Elisabetta Patelli esponente di Avs a Como- Ora vogliamo provare a uscire dalla città, dove storicamente andiamo meglio, e provare a espanderci in provincia. Quest’anno ci abbiamo provato a partire da Argegno, ma le nostre battaglie, da quella per la giustizia sociale a quella contro la crisi climatica, possono trovare attirare dalla nostra parte anche altri movimenti locali che hanno questa sensibilità e condividono la nostra mission».

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