Cronaca / Como città
Venerdì 31 Gennaio 2025
Ex Sant’Anna, ecco i letti Covid abbandonati
Camerlata Foto esclusive testimoniano lo scandalo delle attrezzature acquistate per l’ospedale in fiera. Sono 250-300 nelle vecchie Pediatria e Neonatologia, alcuni ancora imballati e forniti di apparecchiature
Corridoi, stanze per la degenza, sale d’attesa: mezzo vecchio Sant’Anna è un gigantesco magazzino dove sono stipate centinaia di letti da ospedale da almeno tre anni. Entrando da via Colonna gli edifici in fondo sulla sinistra, dove una volta c’erano la Pediatria e la Patologia neonatale, sono tutti pieni di letti sanitari trasportati con i Tir all’inizio del 2022. In parte sono inscatolati in grandi cartoni mezzi rotti e tenuti insieme con il nastro adesivo. Su alcuni nastri gialli si legge la scritta «irregolarità». Su altri si notano i nomi di aziende multinazionali - le cui sedi sarebbero in India o Turchia - attive nella logistica in campo sanitario.
In molte aree dei padiglioni gli enormi scatoloni impilati ostruiscono del tutto il passaggio nei corridoi, in altre invece i letti sono stipati in condizioni più precarie, avvolti da lenzuola sotto e da pellicole trasparenti sopra. E ancora un gran numero di letti sono direttamente smontati, si vedono a terra i singoli pezzi. Sopra a numerose cataste ci sono sistemate altre scatole più piccole, si intravede della strumentazione destinata probabilmente al monitoraggio dei pazienti di terapia intensiva. In teoria, infatti questa grande partita di strumentazione medica era destinata all’ospedale di Milano Fiera.
La contestazione
Aperto in gran fretta nella primavera del 2020 per fronteggiare la pandemia, usato nelle diverse fasi dell’emergenza e poi dismesso due anni dopo in maniera definitiva. Questi letti, così ha stringatamente spiegato la Regione, sono stati contestati al fornitore, un’azienda estera, perché non a norma. Con ogni probabilità, almeno secondo la sanità lombarda, non rispettano i canoni per essere utilizzati nelle Rianimazioni, potrebbero essere utilizzati soltanto per la normale degenza. L’assessorato al Welfare ha fatto sapere che è in corso un contenzioso internazionale, sul quale però Regione non ha fornito maggiori informazioni.
Denaro pubblico
I fondi usati, per quanto ci è stato possibile ricostruire, sono comunque pubblici, è un acquisto fatto tramite un bando di Aria, la società della Regione che si occupa degli acquisti. Di sicuro in via Napoleona restano parcheggiati tantissimi letti in larga parte nuovi: il numero ufficiale non è stato comunicato dalla Regione, ma a occhio potrebbero essere 250-300. In verità nelle stanze della vecchia Pediatria, quelle al centro che si riconoscono da fuori perché ci sono le vetrate più nuove in alluminio, ci sono anche dei letti aperti lasciati senza coperture. Si direbbero già utilizzati. Al netto della vicenda relativa a questo ingente lotto di attrezzatura ospedaliera dimenticato a Como, resta il dato delle condizioni di abbandono in cui versa questa parte dell’ex Sant’Anna. Molte stanze della vecchia Pediatria e della Neonatologia non sono in pessime condizioni. Come 15 anni fa, dai controsoffitti pendono ancora gli attacchi per agganciare letti e ossigeno, alle pareti dei corridoi ci sono ancora quadri e disegni. Ma tutto è sbarrato e abbandonato e ora è occupato da questa massa di letti come in un immenso magazzino.
Anche nella vecchia Chirurgia ci sono dei letti abbandonati. Il vicino edificio di fronte all’ingresso di via Colonna, in condizioni più precarie, ha all’interno altri letti da ospedale. Si tratta di arredi che si direbbero questa volta più datati, non nuova. Chi ha più memoria ricorda che parte del materiale in uso al vecchio Sant’Anna, quindi più di quindici anni fa, non era stato trasportato al nuovo ospedale ed era stato destinato agli altri nosocomi in provincia. Un progetto mai andato in porto, come l’accordo di programma per il rilancio del vecchio ospedale una volta costruito il presidio a San Fermo della Battaglia, è stato quasi del tutto disatteso.
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