Cronaca / Como città
Martedì 14 Gennaio 2025
L’allarme dei volontari: «Famiglie in difficoltà, abitazioni troppo care»
Il punto Incontro tra cardinale e associazioni cattoliche. Richieste in crescita per pacchi alimentari e farmaci: «Non ci sarà più il dormitorio in Borgovico, come si farà?»
Dalle voci delle associazioni di solidarietà di stampo cattolico l’allarme lanciato durante l’incontro con il vescovo Oscar Cantoni è stato univoco: l’emergenza casa, in città, è più forte che mai.
Lo dicono i numeri, citati da sei realtà caritative intervenute sul palco dell’auditorium del Don Guanella per rappresentare al cardinale un quadro della situazione che famiglie e persone in difficoltà stanno affrontando a Como. Tre i punti citati in particolare da Angelo Mazza, referente per la Caritas del progetto cittadino “Piano freddo” per l’accoglienza invernale di persone senza fissa dimora: «Sebbene il progetto Betlemme e il Piano freddo nel dormitorio in via Borgovico siano tra le esperienze più significative in città anche per il numero di volontari coinvolti, si segnala una forte preoccupazione per il prossimo inverno e per le circa 200 persone senza tetto che si trovano in città. Siamo a venuti a sapere che la struttura di proprietà provinciale in via Borgovico nell’inverno 2025-2026 non sarà più disponibile (il presidente dell’ente provinciale, Fiorenzo Bongiasca, ha fatto sapere di voler destinare l’area a un autosilo, ndr) e questo rende sempre più urgente trovare un’altra struttura di accoglienza».
Le urgenze
Gli altri due punti che ha richiamato riguardano da un lato l’assistenza a persone con disagi di natura psichica («servono sempre più competenze ma anche luoghi specifici, per accompagnare questi problemi complessi ma ormai sempre più frequenti») e dall’altro l’emergenza abitativa, intrinsecamente legata anche alla questione del dormitorio di via Borgovico e vero filo rosso degli interventi che si sono succeduti durante il pomeriggio al don Guanella. Anche Serenella Tosato del gruppo Caritas della parrocchia di San Giuseppe ha ribadito quest’ultimo punto parlando dei numeri in crescita per quanto riguarda le persone assistite dai volontari tramite la distribuzione di pacchi alimentari: nell’ultimo anno le persone assistite in parrocchia hanno superato quota 100.
Alcuni numeri
Di aiuto nel pagamento di utenze e di affitti si è occupata molto nel 2024 anche la società San Vincenzo De Paoli che accompagna verso l’autosufficienza persone in condizioni di marginalità sociale: «Ma spesso troviamo queste famiglie in case fatiscenti, umide e malsane», hanno raccontato i volontari. Le difficoltà delle famiglie riguardano anche la salute, come ha sottolineato Massimo Galli del Banco farmaceutico comasco: «Nel 2024 abbiamo raccolto 10mila euro in farmaci da banco ma la povertà sanitaria cui proviamo a rispondere è in crescita»
«In città assistiamo 700 persone, delle 1.467 che in totale seguiamo - ha spiegato invece Sonia Bianchi, presidente del Banco di Solidarietà - Le persone che bussano alle nostre porte sono sempre di più: c’è mancanza di cibo, di cui ci occupiamo, ma anche il tema della fatica nel trovare un lavoro e nel sostenere i costi degli affitti sul territorio comasco».
Costi che si sono fatti sempre più alti a Como, seconda città in Lombardia, dopo Milano, per prezzo medio degli affitti che nel 2024 è arrivato a 15,20 euro al metro quadro, per effetto del crescente interesse da parte dei proprietari nel destinare i propri immobili ad affitti brevi turistici e della conseguente altissima richiesta delle poche case che restano destinate all’affitto a lungo termine.
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