Faro voltiano,riapertura nel centenario. Soltanto tra due anni. Le immagini del degrado

Monumento Sopralluogo comunale per la manutenzione straordinaria. La scala e i parapetti non sono sicuri

Infiltrazioni, gradini sconnessi, muri scrostati. È questo quello che raccontano le foto dell’interno del faro di Brunate. La scala a chiocciola da 143 gradini che permette di raggiungere due balconate circolari (la prima al di sopra del portone di accesso e, la seconda, all’esterno della lanterna da cui si ha un panorama mozzafiato su Como, primo bacino e catena delle Alpi), realizzate nella torre alta 29 metri, ha i corrimano non a norma e sulle pareti ci sono i segni del tempo, dell’intonaco staccato e anche di qualche visitatore che ha pensato bene di scrivere dichiarazioni d’amore più o meno eterno sul monumento dedicato a Volta che sovrasta la città di Como.

I tempi

Nei giorni scorsi è stato effettuato un sopralluogo all’interno del faro, di proprietà del Comune di Como, ma costruito grazie a un’apposita concessione sul terreno di proprietà del Comune di Brunate a cui hanno partecipato l’assessore alla Cultura di Palazzo Cernezzi Enrico Colombo e i vertici di Fondazione Volta. La conferma arriva dallo stesso Colombo che dice: «Abbiamo fatto il punto per valutare il miglior percorso da compiere per poter arrivare alla riapertura entro l’anno del Bicentenario Voltiano, il 2027. Il monumento sarà infatti parte integrante dell’itinerario voltiano». Tra due anni il faro compirà infatti cento anni, essendo stato costruito nel 1927 su progetto dell’ingegnere Gabriele Giussani e dedicato al genio di Alessandro Volta dalla sua città nei cento anni della morte, avvenuta il 5 marzo 1827. Il 2027 segnerà quindi il doppio anniversario per il monumento chiuso dalla scorsa Pasqua e che difficilmente aprirà prima di due anni. Le questioni sul tavolo che dovranno essere sciolte sono di due tipi e richiedono tempi abbastanza dilatati: una di natura strutturale e, quindi, i lavori da realizzare per poter arrivare a una riapertura e, contestualmente, la seconda di natura economica visto che serviranno almeno 400mila euro per intervenire.

Sono infatti ormai diversi anni che non vengono effettuate manutenzioni importanti. L’ultima risale alla seconda giunta Bruni a cui si era aggiunta, durante l’amministrazione Lucini e grazie al Rotary club, la sostituzione delle lampade dei tre colori bianco, rosso e verde che erano spente da tempo. Il sopralluogo dei giorni scorsi è servito per vedere da vicino le condizioni del monumento e, già dalle verifiche tecniche dei mesi scorsi, era emerso che la scala non garantisce le condizioni di sicurezza e in vetta i parapetti sono troppo bassi per un affaccio sicuro. Inoltre era stato spiegato dal Comune che non ci sono dati statici sulla portata dei singoli gradini e che è necessario mettere in campo azioni per rifacimento delle facciate. Anche l’esterno, come si vede dalle foto, richiede un intervento di ripristino. Non è escluso che possa farsi avanti qualche privato. Alcune realtà associative e del mondo dell’impresa comasco hanno chiesto informazioni. Per poter intervenire servirà prima un progetto e, a seguire, l’individuazione di un’impresa e poi scatteranno i tempi di esecuzione.

Inoltre dovrà essere rivista con il Comune di Brunate la convenzione per la gestione, scaduta nel 2020, che va a definire incassi, rendicontazione e tutti i singoli aspetti operativi gestionali.

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