Fase 2 a Como: tanta gente in centro
Rispettato l’obbligo di mascherina

Como

I comaschi sono usciti di casa. In tanti. E lo hanno fatto in modo evidente a metà mattina quando per le vie del centro storico - soprattutto tra via Bernardino Luini e via Vittorio Emanuele - il viavai (considerata anche la totale assenza di turisti, italiani o stranieri che siano e la chiusura dei negozi) è sembrata addirittura superiore a quello di un normale lunedì mattina. E, soprattutto, nel tardo pomeriggio sul lungolago (in particolare sulla passeggiata di Villa Olmo) tornato affollato dopo sessanta giorni (e anche in questo caso l’impressione è che in molti siano usciti di casa, vista la totale assenza di turisti). E nonostante la palese voglia dei comaschi di uscire finalmente di casa senza paura di incappare in multe e controlli, la regola d’oro di questa fase 2 (niente assembramenti!) sembra essere stata quasi ovunque rispettata.

Così come rispettato è stato l’obbligo di indossare mascherine protettive: non un comasco ne è privo. Certo, qualcuno quando si ritrova da solo a passeggiare in strada la mascherina l’abbassa e libera il naso, ma la tendenza, soprattutto nel momento in cui si incontra qualcuno è di tornare a indossarla correttamente.

Sul fronte dei controlli la prima giornata del nuovo decreto ha vissuto un doppio binario: quello sulla strada, con carabinieri, polizia, finanza e polizie locali impegnate a far rispettare le nuove norme senza però usare la mano pesante, dall’altra con le centrali operative delle varie forze di polizia subissate di telefonate di chiarimento da parte di cittadini ancora incerti su alcuni passaggi del decreto del presidente del consiglio Conte, unito a quello della Regione Lombardia.

Un dato su tutti, riguardo ai controlli: la polizia locale ha fermato e verificato 104 veicoli, fatto controlli in 10 parchi e giardini e in 1 pubblico esercizio. Risultato finale: zero contravvenzioni.n