Figuraccia asfalti in mondovisione: fibra, che pericolo

Strade La sbandata di Pogacar al Giro di Lombardia riporta d’attualità il problema degli scavi e dei rappezzi. Il materiale si deteriora subito e lascia scoperto il solco

Figuraccia in mondovisione per l’asfalto comasco.

Chi ha seguito l’ultima tappa del Giro di Lombardia giura che il trionfatore Tadej Pogacar alla rotonda dell’Iperal - dopo essere salito dalla via Bixio e svoltando per scendere lungo la Bellinzona - per un attimo abbia rischiato di perdere il controllo della bici, che si era infilata in una fenditura dell’asfalto.

Pogacar è riuscito a mantenere saldo il manubrio, ma ciclisti (e motociclisti, e conducenti di monopattini) meno esperti o anche solo meno fortunati rischiano tutti i giorni di rovinare a terra, in generale per il pessimo strato di tante vie ma soprattutto a causa dei solchi lasciati sulle strade comasche dagli scavi per la posa della fibra ottica.

Il cemento rosso

Le strisce rosa che percorrono tanta parte della rete viaria della città sono l’esito, molto simile a una cicatrice, della massiccia opera di scavo condotta degli anni scorsi dalla società Open Fiber per posare la fibra ottica per la rete della banda ultra larga. Il ripristino del fondo stradale, che era in capo alla società, era stato fatto con il calcestruzzo rosso proprio per rendere visibile il tracciato della fibra nel caso fossero necessari ulteriori interventi, ma quel materiale non omogeneo con il resto dell’asfalto, a distanza di anni, si sgretola o si infossa, lasciando scoperta la scìa scavata dagli operai.

Una situazione di estremo pericolo, cui in diverse vie hanno ovviato solo le riasfaltature più recenti: per esempio in via Oltrecolle, fino a poco tempo fa solcata da una lunga ferita longitudinale. Offre invece ancora un eclatante esempio degli effetti del deterioramento degli scavi per la fibra la zona della Madruzza, fiancheggiata sul lato destro a salire da una lunga fessura che in alcuni punti è davvero una pericolosissima trappola. Il piano asfalti del Comune prosegue anche in questo mese di ottobre, concentrati a Camerlata e in via Regina, e a novembre verrà riasfaltata via Borgovico. Quanto a interventi mirati per il problema degli scavi della fibra, ieri non è stato possibile raccogliere una dichiarazione dell’assessore competente, Mau rizio Ciabattoni.

Scavi per 90 chilometri

La posa della fibra da parte della società Open Fiber si è conclusa un paio di anni fa. Prevedeva complessivamente 150 chilometri di scavi in diverse zone della città, ed è stata accompagnata lungo tutto il suo svolgimento da una serie di polemiche, stop e ripartenze proprio a causa delle pessime condizioni in cui la società lasciava le strade.

L’obiettivo era quello di collegare con internet veloce circa 28mila immobili tra case e uffici. Il 60% del piano di sviluppo (quindi 90 chilometri) è stato realizzato mediante attività di scavo, soprattutto con la tecnica della “microtrincea”, quella che appunto è diventata in molto punti della rete viaria una trappola che le due ruote. Per il restante 40% sono state riutilizzate reti e infrastrutture esistenti, aere e interrate.

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