«Fin troppo consenso, vinco al primo turno. E dopo di me Anzaldo»

L’intervista Rapinese: «Pensavo fosse più difficile, per questo non mi capacito del perché i miei predecessori non combinassero una mazza»

Rivendica tutte le battaglie, senza sconti (neanche al sottosegretario Butti). Assicura che risolverà i problemi di Como per il 2027, quando rivincerà al primo turno e lancia il suo “delfino”. Il sindaco Alessandro Rapinese fa il bilancio e si dà un voto. Altissimo.

Siamo a metà mandato. Pensava fosse più facile o più difficile governare?

La verità è che pensavo fosse più difficile ed è per questo che non mi capacito del perché i miei predecessori non combinassero una mazza.

Una parola per riassumere il 2024?

Lungo.

Perché?

Io, la mia giunta e i miei consiglieri abbiamo affrontato decine e decine di temi spinosi. Purtroppo però siamo fatti così: se vediamo un problema non siamo capaci di nasconderlo sotto il tappeto. Però che fatica...

Nel 2024 ha fatto arrabbiare tutti (giostrai, genitori, tassisti, società sportive, agricoltori...).

Anche il mio gatto quando lo lavo non è felice e soffia, poi però è contento.

Sta dicendo che poi saranno tutti contenti?

Non proprio tutti, anche perché in ogni cassetto che apro trovo o chi aveva privilegi ingiustificabili o chi veniva ingiustamente vessato. Mettiamola così, sto pettinando una città arruffata.

I genitori sono agguerriti.

I genitori di chi?

Dei bimbi che frequentano asili e scuole.

Quelli che protestano lo fanno per motivi ideologici o egoismo. Sono sconnessi dalla realtà.

Talmente sconnessi che hanno unito centrodestra e centrosinistra.

Centrodestra e centrosinistra sono, uniti, la stessa faccia della stessa medaglia e, dall’altra parte, ci sono io. È paradossale che chi sulle scuole ha l’unico merito di averle fatte marcire abbia il coraggio di farmi la morale. Io ne ho già messe a norma due. Loro, da quando esistono, zero.

Ha fatto infuriare le società sportive.

Balle. Ho già restituito molti impianti e prima di Rapinese non solo non era mai successo, ma una chiusura temporanea voleva dire morte.

Alcuni sono pronti, ma non affidati, vedi via Spartaco.

A brevissimo saprà.

Con le tariffe per la sosta più care ha fatto arrabbiare anche tutti gli altri.

Non direi. Si parcheggia come e più di prima. Evidentemente non le ho alzate abbastanza, ma il vero successo sarà quando i bus saranno pieni. Ho dato rotazione, nessuno ci era mai riuscito, eliminato follie tipo viale Geno e la zona stadio, e nel mio pettine sono rimasti decine di perpetui scrocconi che intasavano l’autosilo di via Auguadri, che oggi è una meraviglia e, oltre a regalare risorse che stiamo investendo nella stessa struttura, non ci sono più luci rosse con scritto “occupato” alle 9 del mattino.

Comunque si paga di più e i residenti già pagano le tasse.

Io sono residente a Como dalla nascita e non ho mai fatto affidamento per vivere sui posti blu. In compenso, quando vivevo in via Diaz e avevo una bambina nel passeggino, capitava che mi facessi chilometri per tornare a casa dopo aver parcheggiato e non ho mai fatto il piangina.

Gli sconti di cui si è parlato quando arriveranno?

Siamo vicini alla soluzione, ma fino a che il sistema che stiamo costruendo non sarà perfetto, gli sconti non saranno praticati.

Saranno solo per chi risiede a Como?

Sì. E la tariffa si chiamerà “biancoblu”, solo per veri comaschi.

Il 2025 sarà l’anno degli autovelox?

A meno che il comandante riesca ad installarmeli settimana prossima, spero di sì.

Serviranno davvero per sicurezza o solo fare cassa?

Per servire davvero dovremmo eliminare i segnali di preavviso in maniera tale che tutti noi saremmo terrorizzati dall’idea di superare il limite in ogni centimetro quadrato della città. Però sono certo che in prossimità di un autovelox, a meno di essere in presenza di cretini, la velocità verrà regolata dagli utenti e quindi sì, servono per la sicurezza. Non disdegno neanche i soldi, anche perché mi sembra che quando poi spendiamo 6 milioni in asfalti i cittadini siano felici.

Tante polemiche, ma stavolta almeno sul Natale non ce ne sono state.

Come no? Qualcuno diceva che avessimo addirittura multato Babbo Natale, ma probabilmente voleva solo montare, artificiosamente, uno scandalo sulla mia giunta. Succede spesso.

A proposito di giunta, ha perso altri due pezzi (Anselmi e Quagliarini).

Bene. Sono attaccato ai soldi e a fronte di risultati sempre migliori i comaschi stanno risparmiando due begli stipendioni tutti i mesi. Quindi... tutto bene quel che finisce bene.

Lei gira per la città. Più lamentele o complimenti?

In verità solo complimenti.

Si lamentano solo con i giornali?

Sono pochi quelli che si lamentano e ci mettono la faccia e molto spesso o erano candidati in altri partiti o ai partiti devono qualcosa o, magari, mi hanno chiesto qualcosa che non hanno ottenuto oppure fanno parte di quei cittadini che ho pettinato. Questo consenso un po’ mi scoccia perché sono stato concepito per l’arena e piacere troppo non mi piace troppo.

Ha più amici o più nemici?

Dipende da cosa significa la parola amici. Quando hai molto potere gli amici si moltiplicano, però non è la tipologia di amico che io definisco tale. Un amico non deve chiedermi nulla.

E chi ce l’ha con lei perché la odia?

Perché non mi capisce e perché forse i miei modi sono troppo diretti e schietti. Molti preferiscono belle bugie rispetto a dure verità. Molti poi non hanno voglia di capire e per loro i risultati non contano, ma contano solo i colori delle bandiere. Grazie a Dio queste persone sono sempre meno e il mio successo ne è la prova. In ultimo poi, se sei un vincente per molti sei un motivo di frustrazione. Peccato non ricordino che per arrivare alla vittoria sono passato attraverso molteplici brucianti sconfitte. Comunque sono in netta maggioranza i cittadini felici di avere quale capo uno che per il bene di Como è disposto a sacrifici enormi.

Ticosa: il 27 gennaio sarà un anno dall’annuncio del parcheggio e siamo allo stesso punto...

Puntualizzo. Siamo ad un anno dall’inizio dell’iter che porterà alla realizzazione dell’opera e non mi risulta che quel giorno abbia fatto esplodere fuochi d’artificio. Stiamo lavorando con Acinque a un progetto al quale entrambi teniamo moltissimo. Complicato, ma confido che la situazione si sbloccherà.

Per il 27 gennaio ci saranno novità?

In verità novità io ne ho tutti i giorni, ma l’unica che mi interessa è la soluzione definitiva. Si ricorda quando mi chiese durante l’estate se i tifosi avrebbero dovuto migrare ogni due settimane a Verona e per quanto tempo?

Sì.

Ecco, non ci sono andati neanche una volta, ma in quell’occasione ho detto che il sindaco da tifoso avrebbe voluto godersi lo stadio fin dalla prima giornata. Io so che sto lavorando duro, ma non tutto dipende solo dalla mia volontà.

Il 2025 sarà l’anno di grandi progetti come stadio, Ticosa, Muggiò?

Sarà l’ennesimo anno nel quale ci massacreremo di lavoro per raggiungere i nostri obiettivi e tanto mi basta. Zero proclami.

Lei aveva indicato il 2027 per il completamento delle grosse opere. È ancora valido o da rivedere?

Ancora valido. Sono degli enormi obiettivi, ma che stanno tutti procedendo mentre intrattengo la cittadinanza con qualche polemicuccia.

Il sottosegretario Butti ha annunciato la costituzione del Comitato nazionale per le celebrazioni voltiane. E voi cosa state facendo?

Noi stiamo costituendo il comitato per celebrare Butti. Se non avessimo avuto politici della sua qualità non avremmo mai vinto le elezioni e, quindi, lo celebreremo a lungo. Ricordo che Butti parlava di un nuovo palazzetto dello sport nel 1994 e da allora l’unica cosa che è cambiata è stata la comodità delle sue poltrone.

Al di là della polemica, su Volta cosa state facendo?

La Fondazione Volta è completamente orientata alle celebrazioni del 2027 e capisco che io per Butti sia una ferita aperta cosparsa di sale, ma il fatto che parli di celebrazioni voltiane senza parlarne con il sindaco di Como dimostra tutto il suo spessore e per questo lo celebrerò in eterno.

Passiamo ai voti. Si era dato 1 come il numero 1 e poi 300. E per il 2024?

365. Perché per 365 giorni ho anteposto il bene per la mia città ad ogni altra cosa.

È convinto di vincere nel 2027?

Sono attaccato al risparmio del denaro dei miei cittadini e anche nel 2027 farò la mia parte. Risparmierò al bilancio cittadino i costi del ballottaggio.

C’è qualcuno che potrebbe batterla?

Sì, c’è: Fulvio Anzaldo, ma sta dalla mia parte e l’ho già prenotato come sindaco nel 2032.

E come si chiamerà la lista?

Ovvio, “Rapinese vicesindaco”.

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