Gara internazionale di greco. Il comasco Piergiorgio Tomaciello (liceo Volta) è il numero uno

Giovane studente del liceo classico Volta premiato al concorso di Frattamaggiore

Non nasconde l’emozione – e ne ha ben donde – Piergiorgio Tomaciello al termine di un fine settimana che difficilmente dimenticherà. Il giovane comasco, al quinto anno di liceo classico, si è qualificato primo assoluto alla gara internazionale di greco antico “Agòn politikós” della città di Frattamaggiore, comune della città metropolitana di Napoli.

Un concorso di altissimo livello, patrocinato – tra gli altri dal Ministero della Cultura e dall’Ambasciata di Grecia a Roma - che ha visto trionfare lo studente della 5CE del Liceo Volta.

Passione, impegno e curiosità: ecco la chiave del successo di Tomaciello, come ci conferma la professoressa Ornella Marelli. «Da sei anni accompagno questi ragazzi talentuosi al prestigioso concorso di Frattamaggiore che vede normalmente gli studenti del Volta sul podio o tra le menzioni. La commissione ha elogiato moltissimo il nostro Piergiorgio per l’elaborato, sia per le capacità traduttive, sia per la pertinenza di resa: è stata un’emozione anche per me e per le colleghe a cui va il merito di aver preparato alla perfezione l’alunno».

La gara consisteva nella traduzione di un passo platonico – tratto quest’anno dal terzo libro della Repubblica – e in un commento sulla base delle conoscenze pregresse dei partecipanti, di fatto i classicisti più portentosi in Italia e non solo, essendo la sfida a livello internazionale. «Il filosofo – racconta Tomaciello – in questo libro prende in esame la figura del buon medico e spiega come dovrebbe comportarsi in relazione alla città ideale, contestando le cure destinate a chi è destinato a morire: con questo tipo di medicina, infatti, gli uomini finiscono per pensare solo paranoicamente alla propria salute e perdono di vista l’impegno pubblico nello Stato».

Tra poche settimane, Piergiorgio sosterrà la maturità. E poi? «Non ho ancora le idee ben chiare, ma credo che mi iscriverò a un’università a indirizzo scientifico», a dimostrazione che «il classico non preclude alcuna strada, anzi. È stata una scuola che mi ha dato tantissimo, specialmente a livello di metodo di studio. Un grazie particolare al liceo Volta, che mi ha sostenuto, ai miei professori Ermanno Vita e Gabriella Freschi e ai miei compagni per il supporto».

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