Gemelle a scuola insieme, dall’asilo alla maturità

La storia «Scambiarci il posto per le interrogazioni? Mai successo, e i professori comunque se ne sarebbero accorti»

Una vita sempre insieme, fatta di tanti momenti belli e anche qualche difficoltà, nella consapevolezza di esserci sempre l’una per l’altra. Perché il rapporto tra gemelle è così, un filo diretto che unisce in maniera indissolubile, aiutando ad affrontare le fatiche della vita. E così eccole ancora una volta insieme, Chiara ed Elisa Ronzoni, all’esame di maturità dopo aver frequentato fianco a fianco il liceo Ciceri, con indirizzo Scienze Umane.

Le ragazze non si sono mai separate, fin dall’asilo, andando alla stessa scuola elementare, alle medie e anche alle superiori ma, a questo punto, le loro strade si divideranno. Probabilmente, infatti, si prenderanno un anno lontano dagli studi lavorando, per pensare con calma a quale facoltà universitaria iscriversi. Gli interessi, per la prima volta, sembrano essere diversi. Nel frattempo si godono le meritate vacanze, dopo aver superato con successo gli scritti e l’orale di maturità.

«Il mio colloquio è durato poco, solo 45 minuti – racconta Chiara - Come tema mi è uscito il “Viandante sul mare di nebbia”, dipinto di Friedrich. Mi sono quindi collegata al tema della natura, in italiano ho parlato di Leopardi, per latino di Seneca, in arte del viandante, poi qualche collegamento con inglese, quindi la differenza tra bello e sublime per Kant, i limiti in matematica, la natura distruttiva dei terremoti per scienze, infine la natura del bambino in scienze umane. Sono contenta, è andata bene».

Eco e Orwell

Ovviamente il giorno del suo orale ha coinciso con quello della gemella, prima una e poi l’altra. «A me è stato proposto il saggio “Apocalittici e integrati” di Umberto Eco (in cui si analizza il tema della cultura di massa e dei mezzi di comunicazione di massa, ndr) – spiega Elisa - Ho parlato di D’Annunzio come primo influencer, per arte degli impressionisti, il sistema nervoso per scienze, per inglese ho spiegato Orwell, in fisica mi è stata fatta una domanda sul campo elettrico, quindi i mass media. Ho anche trattato per educazione civica l’obiettivo 4 dell’agenda 20/30, infine per storia i regimi totalitari della propaganda».

Le ragazze hanno assistito ai rispettivi colloqui, aiutandosi anche dopo a ricordare che tipo di domande fossero state fatte. In questi giorni, invece, stanno seguendo gli orali dei compagni di classe, per dare un supporto morale e festeggiare con loro il traguardo raggiunto.

Condividere la paura

«Abbiamo fatto tutto il percorso insieme e ci siamo sempre trovare bene, fin da quando eravamo piccole – conferma Elisa - Anche nel caso della maturità, condividere con qualcuno la tua stessa paura aiuta molto. Ora ci prendiamo una pausa dallo studio e per questo anno cercheremo lavoro, le nostre strade si separeranno». E, alla domanda se fosse mai capitato che l’una prendesse i panni dell’altra data la somiglianza, la risposta è negativa. «No, non ci siamo mai scambiate per le interrogazioni – conferma con un sorriso Elisa – anche perché i professori ci hanno sempre riconosciuto».

Non sarà certo un lavoro diverso o studi diversi, ora, a creare una distanza tra Chiara ed Elisa: ovunque il destino le porterà, sapranno sempre di poter contare l’una sull’altra.

Promossi a pieni voti? Mandateci le vostre foto

Torna anche quest’anno l’iniziativa del nostro giornale per “premiare” gli studenti comaschi che hanno concluso un ciclo di studi con il massimo dei voti. Se avete ottenuto 100 (oppure 100 e lode) alla maturità, oppure 10 e lode all’esame di terza media, avete la possibilità di veder pubblicata la vostra fotografia sulle pagine del nostro quotidiano.

Partecipare è semplice: basta inviarci via email una fotografia di buona qualità e scrivere il proprio nome e cognome, indicando la scuola frequentata e il voto ottenuto. La mail va inviata esclusivamente all’indirizzo [email protected]. Nei giorni successivi all’invio e compatibilmente con gli spazi la foto verrà pubblicata.

L’iniziativa è un modo per fare i complimenti ai “bravissimi” che hanno terminato un ciclo di studi e per regalare loro un ricordo, appunto la pubblicazione sul giornale del territorio. Naturalmente la fotografia può essere inviata anche dai genitori o nonni dello studente.

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