Accelerano i lavori ai giardini a lago: giù i primi alberi

Cantiere Le piante di cui è prevista la rimozione sono cinquantadue e per metà si tratta di palme - Entro fine anno ultimato il lungolago Mafalda di Savoia

Sono stati tagliati i primi alberi ai giardini a lago, dove è in corso il maxi cantiere di riqualificazione complessiva dell’area verde per un investimento di oltre due milioni di euro. Si tratta (per ora) principalmente di palme e di un paio di pini, così come previsto dal progetto di Palazzo Cernezzi, nella zona verso viale Corridoni e lo stadio. Complessivamente saranno una cinquantina quelli da rimuovere, di cui oltre la metà palme.

Gli operai sono al lavoro su più fronti: scavi verso la zona del lungolago Mafalda di Savoia e interventi ai sottoservizi (rete idrica principalmente) a ridosso di viale Vittorio Veneto. Già demolita e rimossa in primavera la vecchia fontana in pietra (il mascherone, che dovrà essere ricollocato e reso visibile, è stato messo da parte in una zona protetta) come pure il porfido.

Tempi e costi

Il sindaco Alessandro Rapinese spiega: «Non stiamo tagliando alberi, ma semplicemente realizzando il progetto così come previsto. E sto “collezionando” commenti in attesa che poi, come al solito, una volta realizzato il progetto, possa in privato rileggerli e capirne l’infondatezza e la superficialità. L’unica cosa che avrei dovuto fare, per alcuni, è lasciare quello scempio di giardini come ha fatto il centrosinistra prima e il centrodestra poi, perdendo pure finanziamenti pubblici».

Nella relazione progettuale viene specificato che l’intervento, dal punto di vista del verde prevede: «Rigenerazione superficiale e vegetale delle aree a prato; rimozione delle siepi localizzate lungo viale Marconi e in prossimità dell’area del minigolf; abbattimento del palmeto presente nell’area posta tra viale Marconi e l’ex pista di pattinaggio; abbattimento di alberi localizzati perlopiù nella parte centrale del parco; inserimento di nuove alberature di tigli collocate nella zona sud/est in prossimità del Bar Cube, inserimento di nuovi esemplari di Ippocastano nell’area est del parco e inserimento di 18 esemplari di Prunus a sostituzione di quelli esistenti lungo l’asse Marconi». Inoltre viene precisato che «nel progetto definitivo si prevedeva un numero rilevante di abbattimenti di piante, ma nel progetto esecutivo si ritiene più idoneo considerare l’opportunità di ridurre considerevolmente gli abbattimenti e consigliare l’adozione di misure rivolte a preservare la salute delle piante durante l’esecuzione delle opere progettate».

Dal canto suo il direttore lavori, l’architetto Gianni Artuso, spiega: «Abbiamo concentrato le attività sulla zona del lungolago Mafalda di Savoia con auspicio e speranza di completarlo tra ottobre e novembre. La prossima settimana spero che l’impresa che si sta occupando delle reti concluda i lavori sull’area dove sarà realizzata la “battery” in modo da intervenire anche lì. Stiamo procedendo sui vialetti e su viale Corridoni».

Luminosità

Artuso chiarisce ulteriormente la questione degli alberi: «Sono 52 quelli da tagliare di cui, almeno 25-27 sono palme. Altri verranno inoltre ripiantumati. Alla fine ci sarà un equilibrio pressoché identico. Alcuni alberi sono stati giudicati fatiscenti, altri erano malati, nulla di serio sarà apportato all’interno dei giardini, ma gli interventi sono stati riequilibrati ed è fondamentale anche dare maggiore luminosità». Tra gli obiettivi progettuali c’è infatti anche quello di dare a tutta l’area una maggiore sicurezza, sia di giorno che di sera. L’intervento comprende infatti anche un impianto di videosorveglianza completo oltre alla nuova illuminazione. La fontana (al posto della zona delle vecchie macchinine) avrà giochi d’acqua e di luce.

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