
Cronaca / Como città
Lunedì 07 Aprile 2025
Giardini: chi è l’azienda “ritardataria”
Lavori fermi Oggi la decisione sul destino del cantiere, fermo da settimane. Società edile di Favara (Agrigento). Nessun dipendente segnalato tra 2019 e 2023, ricavi altalenanti, ha sedi fatiscenti. E alle chiamate non c’è risposta
«Tutti in ferie, riprovi». Riproviamo. «Il titolare non c’è, richiami nel fine settimana». Richiamiamo. Telefoni staccati. Nel giorno in cui scatta la fine del conto alla rovescia per stabilire il destino del cantiere per il rifacimento dei giardini a lago, così come annunciato dal sindaco Alessandro Rapinese dopo l’ennesimo ritardo sui lavori che si sarebbero dovuti concludere entro aprile (e che sono invece lontanissimi dal taglio del nastro), avremmo voluto riportare le rassicurazioni, o almeno le spiegazioni, dell’azienda che si era aggiudicata l’appalto, ovvero Helios Consorzio Stabile Società consortile con sede a Favara, in provincia di Agrigento. Ma ogni tentativo di avere risposte, nelle ultime due settimane, è caduto nel vuoto.
La sede
Il consorzio d’imprese siciliane aveva ottenuto l’assegnazione dei lavori a fine settembre 2023, dopo una serie di ostacoli legati all’iniziale assegnazione a un’azienda di Casal di Principe, Letizia Raffaele, e alla Helios stessa, che aveva però impugnato l’esclusione al Tar, uscendone vittoriosa.
Attiva dal 2018, con sede in viale Enrico Berlinguer numero 83, a Favara, comune in provincia di Agrigento noto per la presenza di numerose attività nell’ambito edile, Helios Consorzio Stabile è un’azienda che si occupa principalmente della costruzione e manutenzione di edifici civili e industriali. E proprio per questo risulta quantomeno curiosa la sede dove il Consorzio è ospitato. Facendo una ricerca su Google Street View (immagini datate al 2022), infatti, all’indirizzo indicato si scorge un vecchio condominio a tre piani, senza alcun cartello o indicazione della presenza di un’azienda all’interno. E, soprattutto, senza alcun mezzo di lavoro o magazzino, che infatti non risulta nemmeno dalla visura camerale sulla società.
Curiosamente, le stesse caratteristiche si notano anche andando a esaminare le sedi legali delle altre aziende edili che fanno parte del medesimo consorzio: San Paolo Restauri srl, Cantieri Edili srl, Geam srl, R.C. Costruzioni srl, Edilgeo srl, tutte con sede a Favara. La compagine sociale si conclude con altre due partecipazioni minori: Lorrai Giovanni Battista & Figli S.N.C, con sede invece a Urzulei in provincia di Nuoro e De Biase Costruzioni srl con sede a Castronuovo di Sant’Andrea, in provincia di Potenza.
Bene, le sedi dei soci di Favara sono tutte ospitate in edifici con tapparelle abbassate, che somigliano più a case che a uffici o realtà produttive, dove non è visibile alcuna indicazione chiara dell’attività svolta all’interno.
In testa al consorzio di aziende edili si pone la Cantieri Edili srl che, contattata, ha rimandato più volte il confronto, per poi non rispondere più ai tentativi di mettersi in contatto. Addirittura la persona che ha risposto al telefono non ha nemmeno voluto fornire il nome del rappresentante della società con cui poter parlare. Stando alla visura, questi è Antonio Capodici, che con l’amministratore della Helios Consorzio Stabile, Baldassarre Capodici, condivide il cognome, così come con l’amministratore della Edilgeo srl, Carmelo Capodici. Antonio, oltre a essere amministratore di Cantieri Stabili, è stato direttore tecnico di Helios consorzio, amministrato da Baldassarre.
I numeri
A rendere ancora più curioso il quadro dell’azienda che, con i ritardi nel completamento dei lavori al cantiere dei giardini a lago (sarebbe stato completato meno del 50% delle opere), sta dando preoccupazioni al Comune, ci sono anche i numeri. I primi sono quelli che riguardano i dipendenti: zero nel 2019, dato non disponibile nel 2020, zero nel 2021 e nel 2022, non disponibile nel 2023 (ultimo bilancio depositato).
E a proposito di bilancio. La società che ha ottenuto l’appalto da 1,8 milioni per i giardini, ha chiuso l’esercizio 2023 con 2,5 milioni di ricavi. Non male. Il fatto è che l’anno prima i ricavi erano stati appena 90mila euro. Quello precedente un milione. E prima ancora 143mila euro nel 2020 e 31mila nel 2019.
Migliori i dati di Cantieri edili (9 dipendenti a fine 2023) con ricavi quell’anno di 2,1 milioni. Il quadruplo dell’anno precedente e di quello prima ancora. Per non parlare del 2019 e il 2020 con dati pari a 115mila e 218mila.
Oggi la sentenza finale sul destino del cantiere ai giardini, da giorni lasciato deserto.
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