Giardini, demolizioni terminate: la fontana storica non c’è più

Il progetto Via all’intervento sull’acquedotto, poi l’area in zona stadio: «Da metà giugno la costruzione dell’elemento più visibile: la “battery”»

Giardini a lago, dopo l’addio al fontanone ecco i lavori all’acquedotto e da metà giugno arriva la “battery”.

Entro agosto l’area verde più vicina allo stadio Sinigaglia deve essere completata per garantire la convivenza con la serie A.

Recintati i giardini a febbraio, dopo una partenza a rilento, nelle ultime settimane sta procedendo il ridisegno tanto atteso di tutti gli spazi compresi tra viale Vittorio Veneto e Lungo Lario Trento. Un progetto che a distanza di due mandati elettorali trova finalmente attuazione. Sacrificato il mini golf, i bagni, chiuso il chiosco e i giochi (da recuperare quelli di Ico Parisi), le ruspe hanno cancellato anche la fontana di roccia opera dell’architetto Mario Musa.

«Completate le demolizioni abbiamo consegnato l’area dell’acquedotto a Le Reti - spiega l’architetto progettista Gianni Artuso - la società idrica sta intervenendo sulle condotte, per una diversa distribuzione delle tubature, dovendo cogliere l’occasione dei cantieri già in corso. Hanno tempo fino a metà giugno, quando poi noi faremo partire la costruzione della “battery”. L’elemento più visibile e impegnativo di tutto il progetto».

Nel mentre cordoli, vialetti e zone dissestate verranno sistemate. «La battery avrà più scopi – spiega ancora Artuso – intanto ci sarà una copertura, una pensilina per fare ombra d’estate e riparare dalla pioggia i passanti. Ma sotto la struttura potrà accogliere alcune funzioni puntuali, flessibili, a seconda dei bisogni del Comune. Ci sarà spazio per un piccolo bar, una libreria dedicata ad Alessandro Volta, un info point». Nei giardini verranno installati dei servizi igienici autopulenti.

L’interrogativo maggiore piuttosto riguarda l’arrivo della serie A dal mese di agosto.

«Fino a domenica per il campionato di serie B abbiamo escluso dai lavori la fascia di confine che fa da filtro tra lo stadio e i cantieri – spiega il progettista – come chiesto dalla Questura data la vicinanza con i tifosi del settore ospiti. Adesso ci riappropriamo di quella zona verde pronti a consegnarla alla ditta. Il mandato comunicato all’impresa è quello di ultimare quanto necessario entro agosto, prima della partenza del campionato di serie A. Così che poi la Questura possa di nuovo bloccare l’area. Su questa fascia non sono previsti lavori molto impattanti, non ci sono opere da realizzare se non cordoli e viali, non dovrebbe essere un obiettivo complicato da mandare in porto».

La ditta che si è aggiudicata l’appalto, dopo ricorsi e mancate presentazioni, è il consorzio Helios di Favara, in provincia di Agrigento. Da crono programma l’azienda ha tempo 365 giorni, dunque fino all’inizio del 2025. L’importo dei lavori, all’atto della firma del contratto, è pari esattamente a un milione e 852.986 euro. Non lontano entro il mese di luglio dovrebbero concludersi anche le opere idrauliche delle paratie con il completamento della passeggiata del lungo lago che raggiunge proprio la zona dei giardini a lago.

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