Cronaca / Como città
Giovedì 09 Gennaio 2025
Giardini a lago, il cantiere è in ritardo
Opere La consegna slitta di due mesi e mezzo. L’azienda: problemi con la rete idrica e tanti giorni di maltempo. L’appalto vale due milioni
La fine dei lavori per i nuovi giardini a lago, prevista all’inizio di febbraio, slitta di due mesi e mezzo. Il Comune ha accolto la richiesta di proroga a favore dell’azienda che si era aggiudicata l’appalto, la Helios Consorzio Stabile società consortile di Favara (Agrigento) «per un totale di 74 giorni, rimodulando i termini contrattuali di fine lavori e differendone la scadenza dalla data del 9 febbraio 2025 al 24 aprile 2025».
Il via undici mesi fa
La partenza dell’intervento di riqualificazione complessiva dei giardini, da oltre due milioni di euro, risale al 15 febbraio dello scorso anno ed erano previsti 360 giorni di cantiere. Passando – anche recentemente – nella zona tra lo stadio e la passeggiata a lago e vedendo, al di là delle reti, lo stato di avanzamento delle opere era però chiaro che non sarebbe stato possibile ultimare tutto in un mese e ora è stata indicata una nuova tempistica.
Quasi tutta l’area è stata oggetto di scavi, rimozione di alcune piante, cordoli e, nella fascia vicina al Sinigaglia, dove è in prevista la posa di un prefabbricato per l’area commerciale, la cosiddetta “Battery” con fontane, è ferma alla gettata di cemento. Era stata anche demolita completamente la fontana di roccia (verrà conservato, come prescritto dalla Soprintendenza, solo il “mascherone” originale). Il “cannocchiale” davanti al Tempio Voltiano, che verrà mantenuto, vede invece il verde incolto e che dovrà, ovviamente, essere oggetto di intervento.
Programma non rispettato
Diverse sono le ragioni dell’allungamento dei tempi. L’azienda aveva chiesto in realtà 95 giorni in più, il direttore dei lavori - l’architetto Gianni Artuso - ha comunque espresso parere favorevole alla proroga di 75 giorni chiarendo, come si legge nei documenti pubblicati ieri pomeriggio da Palazzo Cernezzi, che tra il 29 aprile e il 22 luglio, «alcune limitate aree interessate dall’intervento sono state temporaneamente consegnate alla società LeReti al fine di eseguire lavori di “risoluzione di 4 interferenze della dorsale idrica”» e che questo ha comportato «una parziale e ridotta attività lavorativa per un periodo complessivo di 69 giorni».
È stato quantificato dai tecnici che le lavorazioni non eseguibili sono state pari al 32% dell’importo dei lavori «determinando così un incremento dei tempi da sommare all’attuale cronoprogramma pari a 22 giorni lavorativi». A questo vanno aggiunte le conseguenze del maltempo. In particolare viene indicato che «durante il corso dei lavori si sono verificate condizioni meteorologiche particolarmente avverse che hanno rallentato il normale svolgimento delle attività di cantiere e che tali condizioni si sono verificate per un totale di 85 giorni lavorativi (dati Arpa Lombardia sulla precipitazione cumulata giornaliera)» e quindi «in considerazione della produttività calcolata in fase progettuale alla luce delle tabelle climatico ambientali, i tempi da sommare sono pari a 52 giorni». Previsto, in ogni caso, un momento di verifica di alcune tempistiche relative a un pacchetto di opere da eseguire, il prossimo 20 gennaio: anche in questo caso c’è stato un lieve scostamento temporale concesso dall’amministrazione a causa di un ritardo nella consegna di alcuni serbatoi oltre al rinvenimento di alcuni sottoservizi.
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