Giunta, nessun nuovo assessore: più deleghe al vicesindaco

Palazzo Non ci saranno altri nomi nell’esecutivo, almeno per il momento - Nicoletta Roperto assorbe gli incarichi dell’ormai ex collega Quagliarini

Rimpasto di giunta dopo le due uscite, ma nessun nuovo assessore nell’esecutivo di Palazzo Cernezzi. Almeno non per il momento e non è neppure detto che venga nominato qualcuno in futuro.

Il vicesindaco Nicoletta Roperto si “rafforza” all’interno dell’esecutivo cittadino poiché il sindaco Alessandro Rapinese, da quanto si apprende, ha deciso di assegnare a lei le deleghe tolte a Francesca Quagliarini.

Deleghe e dimissioni

Roperto, oltre a rimanere vicesindaco e a mantenere le Politiche educative, sociali e abitative, Volontariato e asili nido, si dovrà occupare anche di Politiche giovanili, Diritti civili, Quartieri, Partecipazione e Pari opportunità. Si tratta di materie che sono tutte seguite dalla stessa dirigente, Maria Antonietta Luciani, che già lavora a stretto contatto con Roperto per il sociale e le scuole. Quagliarini era stata revocata il 10 agosto con la motivazione che «il suo impegno all’interno della giunta si è rivelato inferiore alle aspettative e nella sostanza può essere ritenuto oggi nel complesso insoddisfacente». Quando era stata nominata assessore, ad appena 21 anni, aveva anche la delega ai Rapporti con l’Università che un anno fa le era stata tolta ed era stata assegnata a Chiara Bodero Maccabeo (nominata nove mesi dopo l’addio alla giunta di Matteo Lombardi).

Una settimana prima, il 2 agosto, si era invece dimessa «per motivi personali» Nicoletta Anselmi, che aveva le deleghe a Personale e ai Tempi della città (il Patrimonio le era già stato tolto dal primo cittadino, che aveva deciso di occuparsene personalmente, nel settembre scorso). Quella ai Tempi della città è stata di fatto soppressa, mentre il Personale, già nelle mani ad interim del sindaco, non è stato riassegnato. Rapinese mantiene quindi Patrimonio, Sport, Sicurezza, Polizia locale, Affari generali, Relazioni internazionali, Innovazione tecnologica, Urbanistica, Mobilità e trasporti e Personale. Nessuna variazione, invece, nel resto dei settori assegnati agli altri assessori che continueranno quindi ad occuparsi delle mansioni che hanno seguito finora.

«Non ho debiti da pagare»

Come detto non si aspettano ulteriori novità a breve. Era stato lo stesso Rapinese a chiarirlo poco dopo la revoca di Quagliarini. «Non escludo che ve ne possano essere altre – aveva dichiarato a proposito dei cambi nell’esecutivo, tre in due anni -. La mia giunta, per chi non l’avesse capito non è un ufficio di collocamento e ogni euro che spendo, inclusi quelli per gli assessori (il compenso lordo è pari a a 5.796 euro lordi al mese, ndr), è un euro che deve rendere almeno il doppio, il triplo o 50 volte. Di assessori che non dovessero tenere il mio ritmo non saprei cosa farmene. Nello specifico questo mese di agosto i comaschi hanno già risparmiato due stipendi e garantisco che prima di pagarne a nuovi assessori questi dovranno, come nel caso di chi ha sostituito Lombardi (Chiara Bodero Maccabeo, ndr), essere di estremo valore. Non ho debiti da pagare a nessuno né tanto meno poltrone da regalare».

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