Gli alpini comaschi con i sindaci. In mille per l’Adunata a Vicenza

Domenica speciale Nel corteo 106 gagliardetti su 124. Ribadito l’appello: «Mai più la guerra». Non è mancato un pensiero per la festa della mamma e uno per il Como ritornato in serie A

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Gli alpini della sezione di Como hanno impreziosito ieri con ben 106 gagliardetti (su 124) la loro presenza alla novantacinquesima Adunata nazionale degli alpini ospitata tra le vie del centro di Vicenza. Un migliaio le “penne nere” lariane che hanno sfilato dietro al pannello floreale del gruppo di Griante e così dietro al vessillo sezionale “scortato” dal presidente dell’Ana di Como, Adriano Crugnola.

Tanti amministratori

Durante la sfilata, che si è svolta con il sole e la colonnina attorno ai 24 gradi, gli alpini di Como hanno ribadito il loro messaggio di pace sia attraverso il pannello floreale sia con gli striscioni, su tutti con la scritta “Mai più la guerra mai più”. Nutrita anche la rappresentanza di sindaci (nessuno della giunta del Comune di Como) e di amministratori che anno così rimarcato il loro affetto e la loro vicinanza alle “penne nere”. Il sindaco di San Bartolomeo Val Cavargna Eleonora Bari ha sfilato con fascia tricolore e sorreggendo il cappello alpino del nonno. Tra gli alpini comaschi presente anche il consigliere comunale di Como Vittorio Nessi, mentre tra gli amici degli alpini ha sfilato il consigliere comunale Lorenzo Cantaluppi. La consigliera regionale Gigliola Spelzini ha invece cadenza le note della fanfara alto lariana. Citazione d’obbligo anche per Ermanno Tavecchio, del gruppo di Maslianico, che a novembre compirà 99 anni. Così come dalle tribune è stato scandito il nome del gruppo alpini di Torno, primo gruppo alpino d’Italia. Ad accompagnare gli alpini di Como ci hanno pensato le fanfare di Asso e Olgiate Comasco. Tra i tanti slogan non poteva mancare quello bene augurale per la festa della mamma, mentre dal pubblico è arrivato un «hip hip urra’ per il Como in serie A», ricambiato dagli applausi delle “penne nere” lariane.

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Tra un anno a Biella

L’attenzione ora è già rivolta all’Adunata del 2025, che verrà ospitata a Biella. Nel frattempo ieri è stato reso noto l’indotto dell’Adunata 2023 a Udine, che in dote ha portato oltre 100 milioni di euro. Questo dà la dimensione di quanto l’Adunata sia contesa tra le varie città d’Italia ricordando che è già iniziata la marcia di avvicinamento verso l’Adunata numero cento. Ieri a Vicenza il governo era rappresentato dal ministro Guido Crosetto, mentre in mattinata è stato notato prima in tribuna d’onore e poi tra gli alpini il vicepremier Matteo Salvini.

Per la sezione di Como tornano gli appuntamenti del calendario canonico, a cominciare dal centenario del gruppo di Tremezzo, domenica 19 maggio. Il bilancio di questa novantacinquesima Adunata, ancora una volta ospitata nel nord-est, resta dunque più che positivo, tenendo anche conto che dopo le polemiche per il caro prezzi per gli alberghi, stavolta bar e ristoranti si sono dimostrati in linea con i costi. Oggi l’Ana nazionale terrà un bilancio finale di questa Adunata, dopodiché parola e organizzazione passeranno alla sezione di Biella.

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