Hospice, l’ascensore adesso va, ma è servita un’estate intera per aggiustarlo

Cure palliative Tornano finalmente operativi i cinque letti al primo piano. Asst Lariana: «Molte le criticità che abbiamo affrontato al San Martino»

Aggiustato l’ascensore l’Hospice può tornare a funzionare a pieno regime. L’Asst Lariana ha spiegato in una nota che da ieri sono stati programmati i nuovi ingressi al centro per le cure palliative dentro al parco del San Martino.

Guasto risolto

Come noto l’Hospice è stato salvato a luglio dall’Asst Lariana e dalla Ats Insubria, dopo che il precedente gestore esterno con poco preavviso ha abbandonato il servizio. Solo che con l’ascensore fuori uso già prima del passaggio di testimone i cinque letti al primo piano sono rimasti vuoti per tutta l’estate. La struttura era aperta di fatto solo a metà. Nei giorni scorsi, spiega l’ex azienda ospedaliera, «dopo un complicato lavoro di manutenzione è tornato in funzione l’ascensore che porta al primo piano dove sono presenti cinque dei dieci posti letto della struttura».

«Consapevoli della delicatezza e dell’importanza di questo servizio - spiega il direttore sociosanitario dell’Asst Lariana Maurizio Morlotti - quando siamo subentrati nella gestione delle attività, abbiamo lavorato per mantenere attiva la struttura e risolvere le criticità riscontrate». Oltre ai 212 pazienti seguiti dall’hospice di Como e da quello di Mariano Comense, sempre diretto dall’Asst Lariana, nel 2023 la rete di cure comasca si è fatta carico di 450 pazienti a domicilio. «Per affrontare un percorso di malattia inguaribile che volge al fine della vita, il ricovero in hospice è una delle opzioni che si mettono a disposizione del paziente e della sua famiglia - ricorda la dottoressa Carla Longhi - ma non è l’unica: sono molte le famiglie che scelgono il percorso di assistenza domiciliare, che permette al malato di rimanere nella propria casa e vicino ai propri cari».

Per le cure palliative in provincia sono al lavoro anche l’associazione A.Ma.Te di Faloppio e la casa di comunità di via Napoleona. «Da queste strutture siamo riusciti, con i nostri professionisti sul territorio, a costruire una rete di cure domiciliari che permette l’assistenza fino a 45 pazienti in contemporanea - aggiunge la dottoressa Longhi - inoltre, per potenziare ulteriormente l’offerta, siamo in fase di apertura di un nuovo ambulatorio dedicato alle cure palliative alla casa di comunità di Ponte Lambro in co-progettazione con l’ente L’Ancora Onlus».

Una rete in crisi

Nel panorama regionale e nazionale comunque la rete degli hospice è da tempo in crisi. Fino allo scorso decennio, spiegano gli enti del terzo settore che lavorano nel mondo delle cure palliative, i servizi sul territorio per il fine vita vivevano una fase d’espansione. Dal 2010 invece le tariffe riconosciute per i letti degli hospice ai gestori sono rimaste quasi bloccate, gli scatti sono arrivati circa al 6% contro però un’inflazione molto alta. Per molti attori dunque si è posto un problema di sostenibilità. Dunque l’arrivo nel San Martino della gestione diretta dell’Asst Lariana è stata una garanzia per la continuità.

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