Cronaca / Como città
Sabato 31 Luglio 2021
I battelli non possono attraccare
Si tenta dal molo di viale Geno
Il problema è stato causato dal legname scaricato nel lago dalle piene A causa dei detriti, in questi giorni le imbarcazioni hanno registrato diverse rotture
Giornata difficile per la Navigazione. Nella mattinata di ieri, sul proprio sito, l’ente informava la clientela che «a causa del legname scaricato nel lago dalle piene e che ha occupato l’area portuale, le partenze e gli arrivi delle corse del servizio pubblico di linea a Como sono sospese fino a nuovo avviso».
Con le strade chiuse, è immaginabile il disagio per i tantissimi lavoratori che avevano nel trasporto via lago l’unico modo per raggiungere il proprio posto di lavoro.
Via impraticabile
Impossibile, infatti, per le imbarcazioni muoversi all’interno dello specchio d’acqua compreso fra la diga foranea e piazza Cavour. I mezzi già all’interno sono rimasti lì, perché era fuori discussione spostarli senza danni. Nelle ore successive, per ripristinare il servizio si è utilizzato il pontile di piazza De Gasperi per imbarcare e sbarcare le persone.
Se le condizioni restano quelle di ieri e la zona di viale Geno resta toccata in misura minore dal problema dei detriti, in città continueranno ad arrivare e a partire le corse utilizzando l’attracco di fronte alla funicolare. Per quanto riguarda la tratta che da Como va in Alto Lago, sarà effettuata con l’”Orione”, mentre salterà la corsa delle 12. Per il primo bacino, sono garantite le linee e saranno utilizzate due navi.
Per il Centro Lago, il servizio sarà aumentato utilizzando mezzi in più. L’assetto durerà fino a lunedì.
Il servizio rapido sarà garantito dai catamarani: sono stati tolti gli aliscafi, più soggetti a problemi con i detriti in sospensione perché picchiano sulle ali e sulle eliche. Si pone però un problema di capienza, perché i catamarani hanno una portata massima di 150, ridotta a 120 per via del Covid. Gli aliscafi hanno più posti. Infine, c’è una differenza nel tempo di percorrenza: in condizioni normali, sarebbe di un quarto d’ora, ma ora va considerato che bisogna approdare ai pontili con molta cautela.
Non lasciare a terra nessuno
L’obiettivo, riprendendo le parole del direttore della Navigazione Nicola Oteri, è non lasciare a terra nessuno.
In questi giorni, le imbarcazioni hanno registrato diverse rotture causa detriti: purtroppo, un danneggiamento può significare tenere fermo il mezzo per circa due settimane.
Intanto, da giovedì è attiva una tariffa ridotta del 25% per i residenti dei Comuni colpiti: sarà mantenuta fino a quando le strade non saranno riaperte. A. Qua.
© RIPRODUZIONE RISERVATA