I colloqui con i prof solo via web: «Per i genitori è più comodo»

Scuola La prassi, “ereditata” dalla pandemia, si è diffusa quasi ovunque. I presidi: «Se necessario resta aperta la possibilità di venire in presenza»

Basta permessi al lavoro, traffico in città e problema parcheggi, almeno per le scuole del centro: i colloqui tra docenti e genitori, ora, si fanno quasi dappertutto online. A mamma e papà basta avere una connessione, uno smartphone o pc e la chiacchierata con il professore può avvenire anche a casa, in ufficio, in treno o addirittura in auto. È ormai questa la tendenza delle scuole comasche, ereditata dal periodo della pandemia e poi confermata nel tempo. In epoca di Covid, infatti, le riunioni a distanza erano le uniche consentite: sperimentandole, però, insegnanti e famiglie ne hanno potuto cogliere gli aspetti positivi e ben pochi sono voluti tornare indietro. Naturalmente questo vale nel caso in cui non ci siano particolari problemi o carenze: per i genitori che lo richiedono, le porte della scuola sono sempre aperte.

Questione logistica

Era stato il liceo Volta tra i primi a dare il via a questa nuova modalità; secondo il preside Angelo Valtorta, si è infatti rivelata molto efficace, accolta bene anche dalle famiglie. «Va considerato che i colloqui sono nel tardo pomeriggio: per i genitori che lavorano, significa dover magari uscire prima, cercare parcheggio in centro, affrontare il traffico – è la sua considerazione -. Così, invece, c’è chi si collega dal treno, altri prendono una pausa in ufficio, ma in questo modo non devono rinunciare al lavoro. Una modalità che avvantaggia, senza dover prendere mezza giornata di ferie ». D’accordo anche Nicola D’Antonio, preside del Giovio: «I genitori preferiscono sicuramente le videochiamate – ammette – così evitano di chiedere ore al lavoro e hanno più facilità a fare i colloqui, altrimenti vengono qui e devono aspettare, non sempre tra l’altro si riesce a rispettare l’orario preciso. Prendono mezza giornata di permesso per colloqui di pochi minuti. Quando il problema è stato posto, i genitori del consiglio d’istituto hanno fatto un sondaggio ed è emerso che si preferisce la videochiamata. In caso di necessità, comunque, si può venire in presenza. Noi facciamo così dalla pandemia, lì era obbligatorio e poi non abbiamo cambiato più».

Una sola eccezione: la Magistri

«I colloqui periodici sono online – aggiunge anche Vincenzo Iaia, preside del Ciceri – quelli settimanali sono in modalità mista a seconda della scelta: per alcuni docenti solo online, altri solo in presenza». Quasi tutti in videochiamata anche al Setificio a meno che, spiega il preside Gianluca Mandanici, non si ravvisi la necessità di organizzare in presenza, così come al Pessina dove, chiarisce la dirigente scolastica Nora Calzolaio, «per i colloqui individuali il collegio dei docenti ha deliberato la modalità online, in considerazione del fatto che tale modalità ha favorito una maggior partecipazione dei genitori. A dicembre e ad aprile abbiamo i colloqui generali in presenza». Tutto in presenza, invece, alla Magistri: una decisione della scuola che però, per il momento, non ha portato alcuna lamentela da parte delle famiglie, chiarisce la preside Laura Rebuzzini.

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