I “dem” soddisfatti, Chiara Braga: «Lista forte e proposte credibili»

Centrosinistra La comasca, capogruppo alla Camera: «Noi il pilastro per costruire un’alternativa alle destre». Gaiani: «Lavorare sulle zone in cui si fatica, come il lago»

Il ritrovato bipolarismo politico conquistato dal Pd con i risultati nazionali si scontra, sul territorio comasco, con la resistenza della Lega (la distanza è di un solo punto). Il vero successo del partito di Elly Schlein arriva, invece, in città dove la crescita rispetto alle Politiche di due anni fa è di 4 punti percentuali, conquistando un 24,7%, vicino al 26,6% del partito di Meloni.

«Un’alternativa alla destra»

Un vanto per Chiara Braga, comasca e capogruppo alla Camera dei deputati per il Pd, che nella notte tra domenica e lunedì ha seguito i risultati delle elezioni europee insieme alla segretaria nazionale del Pd alla sede del Nazareno. Il clima che racconta Braga era teso, ma speranzoso. Speranze premiate nel corso della notte non solo a livello nazionale, dove il Pd si è attestato come seconda forza politica del Paese con il 24% dei voti, ma anche nella sua città natale.

«Siamo quelli cresciuti di più a Como e abbiamo consolidato il ruolo di pilastro per la costruzione di un’alternativa alle destre. A Como, così come a livello nazionale, siamo riusciti a far valere il nostro profilo politico anche dall’opposizione. Questo ci rende contenti, naturalmente, ma ci sentiamo anche caricati di responsabilità».

L’obiettivo, d’altra parte, era stato dichiarato da Schlein in questi termini anche a livello europeo. A fare la differenza rispetto al 2022 potrebbe essere stata la nuova direzione presa dal partito, così come la presenza di nomi popolari tra gli elettori, come quello di Cecilia Strada e di Giorgio Gori, che hanno conquistato molte preferenze sul territorio. «Avevamo una lista competitiva, plurale, fatta di persone con profili diversi. Ha contato molto il lavoro di squadra in un partito che si è mostrato compatto» specifica Braga, che a ridosso di risultati così promettenti non ha paura di sognare anche «una Como più spostata a sinistra». Fa sperare, secondo la deputata comasca, l’accoglienza data a Como e in provincia al modo in cui la campagna elettorale del Pd è stata condotta sul territorio: «Abbiamo fatto una campagna molto centrata sulle questioni più vicine alle persone e al territorio, come la sanità, il lavoro, la scuola e il rilancio di un’economia sostenibile. Speriamo che continuando a farlo si riesca a riaccendere una sintonia con questa parte di Paese».

Una parte difficile da conquistare, stando alle parole della segretaria provinciale Carla Gaiani. «Ci sono zone della provincia, come i comuni del lago, in cui facciamo più fatica» spiega. Sono le aree geografiche in cui il partito ha avuto in alcuni casi risultati percentuali a una sola cifra. «In queste zone occorre essere testardamente unitari, come dice Schlein» continua Gaiani.

Alleati a sinistra

Uniti non solo all’interno del partito, ma anche con le altre forze di centro-sinistra, come Alleanza Verdi e Sinistra i cui risultati provinciali e, soprattutto, cittadini sono stati positivi. «I miei complimenti vanno alla coalizione di Alleanza Verdi e Sinistra - dice la segretaria provinciale - Con loro si cercherà un terreno comune per affrontare insieme il discorso sulla sanità e sulla scuola pubbliche, così come quello sulla transizione ecologica. Tutti più urgenti che mai sul territorio». Anche Braga da Roma, guarda al successo di Alleanza Verdi e Sinistra: «La candidatura di Salis ha mobilitato un elettorato molto sensibile a questi temi e personalmente sono molto contenta che si sia prodotto un risultato utile oltre alla possibilità di dare una prospettiva diversa a Ilaria Salis stessa».

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