Maxwell e Chiara: i laboratori del Cfp portano il nome degli allievi scomparsi

Como Ieri l’intitolazione a Monte Olimpino. La ragazza perse la vita mentre era a un campo scout, lui in seguito a un tuffo nelle acque davanti a Villa Geno

Dover dire prematuramente addio a un allievo, un compagno di classe, è difficilissimo; trovarsi di fronte a una simile tragedia due volte nella stessa scuola nell’arco di quattro anni è davvero duro da accettare.

Si può però fare qualcosa di concreto, si può tenere vivo il ricordo di quei ragazzi e scolpirlo per sempre, così che anche i futuri allievi possano omaggiarne la memoria. È proprio quello che, giovedì, ha fatto il Cfp, intitolando il laboratorio di cucina a Chiara Rossetti, giovanissima cuoca con tanto talento e dedizione alla scuola scomparsa lo scorso anno durante un campo scout e il laboratorio di sala bar a Maxwell Osei, morto nel 2019 pochi giorni dopo la conclusione del primo anno, dopo un tuffo nel lago dal quale non è più riemerso. A Chiara, che «ha portato gioia e passione per la cucina, lasciando un ricordo indelebile nei nostri cuori» e a Max, perché «è bello ricordarlo per la sua dedizione e gentilezza, qualità che lo hanno reso speciale agli occhi di tutti». Le targhe sono state scoperte in un giorno non casuale, ma nell’avvio degli esami di pratica del settore alimentazione. Alla presenza dei familiari di Chiara – che proprio quest’anno avrebbe fatto l’esame - dell’amministratore unico del Cfp Simone Gatto e degli ospiti del pranzo d’esame delle terze annualità, sono state mostrate le targhe in un momento di grande commozione. All’inizio dell’anno, i ragazzi erano andati al cimitero per portare un saluto a Chiara e ora concludono il ciclo scolastico proprio pensando a lei e immaginando che sia tra loro, in questo traguardo importante. «Il Cfp non è solo luogo di apprendimento, è spazio di condivisione e di vita, è i ragazzi che lo frequentano – evidenzia la direttrice Antonella Colombo -. Noi impariamo a conoscere le loro storie, riconosciamo i loro visi, percorriamo con loro un pezzo di strada. Nonostante la fatica giornaliera nell’aiutarli a crescere, restano sempre i nostri ragazzi. Qualcuno di loro però ha un guizzo di luce differente, inconsueta e non comune, che noi abbiamo imparato a riconoscere. Chiara e Maxwell, che oggi vogliamo ricordare, avevano questo guizzo». E aggiunge: «Generosa e capace, coinvolgente e aperta al mondo era Chiara, alla quale dedichiamo il laboratorio dove ha portato gioia e passione per la cucina, lasciando un ricordo indelebile nei nostri cuori. Riservato e gentile, attento e impegnato era Maxwell al quale dedichiamo il laboratorio dove ha dimostrato dedizione e gentilezza, qualità che lo hanno reso speciale agli occhi di tutti. Chiara e Maxwell resteranno qui con noi e ogni volta che alzeremo lo sguardo li vedremo indaffarati e assorti nel loro lavorare».

Tutti coloro che passeranno dal Cfp di Monte Olimpino, d’ora in poi, potranno leggere i nomi di Chiara e Max, due giovani e promettenti allievi strappati troppo presto alla vita, ma capaci di lasciare un segno indelebile nella scuola che hanno frequentato con tanta passione.

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