Cronaca / Como città
Sabato 25 Gennaio 2025
I letti per l’ospedale Covid in Fiera? Sono abbandonati all’ex Sant’Anna
Il caso Più di 150 e molti nuovi, acquistati con le donazioni. Ammassati a Camerlata da due anni. La Regione: «Contestati al fornitore per una non conformità, è in corso la procedura legale»
All’ex Sant’Anna, dentro alla vecchia Pediatria e alla vecchia Chirurgia - spazi da anni dismessi - ci sono stipati più di 150 letti, in maggioranza da Terapia intensiva con tanto di strumenti per il monitoraggio. Sono lì dall’inizio del 2022, sono stati trasportati a Como da Milano, in concomitanza con la chiusura dell’ospedale allestito in fretta e furia in Fiera, per fare fronte alla grave emergenza dovuta alla pandemia.
Un reparto che era stato aperto nella primavera del 2020 grazie a numerose e generose donazioni private (circa 6mila i partecipanti alla raccolta fondi tra cittadini e aziende) e che era stato attivato a blocchi, secondo diverse fasi successive, per poi dismettere tutto quando ormai la fase più critica del Covid era stata superata.
Non conformità
Nei vecchi locali dietro a via Napoleona quei letti d’ospedale, chiusi nelle grandi stanze con le tapparelle serrate, sembrano in buone condizioni, ci sono ancora gli schermi per il monitoraggio, diversi non sembrano essere stati nemmeno utilizzati, altri invece sì. Così racconta chi ha visto questi letti, le imposte per fortuna sono chiuse.
Dalla Regione, in particolare l’assessorato al Welfare, confermano che «i letti conservati presso l’ex ospedale di Como sono stati acquistati durante l’emergenza Covid per allestire l’ospedale in Fiera a Milano». La strumentazione sanitaria però non sarebbe a norma: «Si tratta di un lotto contestato a un fornitore estero per non conformità per cui è in corso una procedura legale internazionale». Se i letti saranno giudicati idonei, spiegano sempre dalla Regione, allora «verranno destinati al nuovo centro per le emergenze di Gallarate» come del resto era stato annunciato nella primavera del 2022.
Quanto al resto del materiale utilizzato in Fiera, tutto comprato grazie alle donazioni, è già stato dirottato verso altri ospedali lombardi, così almeno assicurano dall’assessorato al Welfare. Respiratori, frigoriferi, ecografi, quel che serviva alla grande terapia intensiva milanese. La nota arrivata dalla direzione generale al Welfare però non precisa l’esatto numero di letti fermi in via Napoleona e nemmeno quanti di questi siano o meno stati utilizzati durante l’emergenza Covid.
Il valore economico
Comunque sia i letti contestati - senza dare comunicazioni o rilevanza - ormai tre anni fa sono stati di sicuro trasferiti in blocco a Como, durante un trasloco non semplice da organizzare. È pur vero che all’ex ospedale Sant’Anna non mancano certo gli spazi vuoti, così è stato possibile liberare subito i padiglioni della fiera del capoluogo regionale. La scelta, mai resa nota, fa ancora chiacchierare il personale interno a via Napoleona che si domanda quale sarà il destino di tutti questi letti d’ospedale, un bene che ha un importante valore economico, nella speranza non cadano per sempre nel dimenticatoio.
I posti allestiti tre anni fa alla fiera di Milano erano esattamente 221, tutti per la terapia intensiva, per uno sforzo complessivo iniziale pari a circa 21 milioni di euro. Il centro di cura per il Covid montato in tempi record a Milano aveva fatto non poco discutere all’epoca, per ragioni legate alla tempistica, al quantitativo di pazienti curati, al successivo smontaggio e all’ammontare delle donazioni arrivate, i letti stipati in via Napoleona sono un risvolto mai venuto alla luce.
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