I medici a gettone? «Dopo l’estate non serviranno più»

Sanità Parla il direttore di Ats: «Soluzione temporanea» - L’ospedale ha riconvocato la società esterna GapMed - La Regione aveva già cercato di escludere i “gettonisti”

Mancano gli ortopedici e il Sant’Anna per l’estate è costretto a fare ricorso ai medici a gettone.

L’Ats Insubria rassicura: si tratta di una misura straordinaria che «nulla toglie al superamento delle cooperative esterne».

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Fa discutere il ricorso ai medici a gettone per gestire i casi ortopedici anche nel principale Pronto soccorso della nostra provincia, colpa della carenza di specialisti. A lungo la Regione ha cercato di mettere all’angolo i medici pagati a turno a caro prezzo tramite società esterne. Troppa la disparità di salario rispetto ai medici interni, quando al contrario secondo i vertici lombardi sono poche le garanzie e l’impegno profuso dai “gettonisti”. Eppure anche in un ospedale di riferimento come il Sant’Anna c’è bisogno di colmare così un vuoto in reparto.

«Abbiamo come ente di coordinamento cercato di lavorare con le aziende ospedaliere e con l’università dell’Insubria - spiega Salvatore Gioia, direttore generale dell’Ats Insubria – riuscendo a trovare in tempi stretta una soluzione positiva e comunque temporanea grazie a un lavoro di squadra con le Asst lombarde. Ci siamo attivati secondo la deroga concessa dalla delibera regionale. Siamo convinti che a breve, superato questo periodo estivo, il personale dell’ortopedia con l’arrivo del nuovo primario e di nuovi specialisti e specializzandi si stabilizzerà».

La delibera regionale dell’assessorato al Welfare di fatto bloccava la possibilità per gli ospedali pubblici di prendere nuovi accordi con le cooperative dei medici a gettone. Salvo poi il ricorso in tribunale di società come la GapMed, proprio il soggetto a cui ora si è affidata l’Asst Lariana per reperire ortopedici. «È una società che è da tempo sul mercato e che offre determinati servizi e che ha partecipato alla chiamata del Sant’Anna – ribatte Gioia –. Questa soluzione, ripeto urgente e temporanea, nulla comunque toglie all’iter portato avanti dalla Lombardia, applaudito anche a livello nazionale, per superare il ricorso dei medici a gettone. Il nostro vero obiettivo è reperire e assumere nuovo personale dipendente, offrendo ai sanitari migliori condizioni di lavoro a livello economico e di carriera. Ecco il nostro sforzo». Da agosto al Sant’Anna prenderà servizio il nuovo primario di Ortopedia, Francesco Michele Surace, docente delle scuole specialistiche dell’università dell’Insubria in arrivo dal Varesotto. Con lui lavoreranno tre suoi stretti collaboratori e nel corso del mese verranno inseriti otto giovani specializzandi. In più si attendono i risultati di un concorso cui si sono iscritti otto professionisti. Occorre ricordare che durante il mese di luglio i casi ortopedici lievi senza bisogno di ricovero vengono trasferiti dal Sant’Anna al Gaetano Pini di Milano o all’ospedale di Circolo di Varese. Presidio che da settimana prossima invierà uno specialista di supporto fino a fine mese, mentre il Gaetano Pini darà in aiuto a Como due ortopedici.

Infine è bene sapere che realtà come Gap Med operano già in presidi come l’ospedale di Menaggio, ma anche il Valduce fa ricorso a gettonisti ad esempio per la neonatologia, ancor più l’ospedale di Lecco. Per il Sant’Anna, però, è la prima volta in assoluto.

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