I nidi e la multa ai genitori che vanno a prendere i figli in ritardo: «In Comune nemici delle famiglie, ipotesi ricorso»

Il caso Minoranza all’attacco dopo la novità voluta dalla giunta: 50 euro alla quarta violazione. Minghetti: «Fermi nel traffico e pure sanzionati?». Cesareo (Pd): «Verifiche sul fronte legale»

La multa da 50 euro ai genitori che arrivano tardi all’asilo a prendere i figli fa discutere, c’è chi immagina perfino di fare ricorso contro la novità voluta dal Comune e raccontata ieri dal nostro giornale. La maggioranza ha approvato in giunta e in commissione delle modifiche al regolamento per i servizi della prima infanzia, quindi gli asili nido. La principale novità riguarda la corsia preferenziale data alle famiglie residenti in città con i genitori entrambi lavoratori. A loro è stata data una più marcata precedenza rispetto a chi abita in provincia e non ha un’occupazione. Nel regolamento però è stata inserita anche una sanzione. «Dopo quattro ritardi mensili in entrata e o in uscita, anche non consecutivi, sarà applicata la sanzione di 50 euro per violazione della presente disposizione di regolamento».

Le critiche

«Como non è una città per le famiglie – commenta critica Barbara Minghetti, consigliere della minoranza Svolta Civica – tra la temporanea chiusura del nido di Albate, la mancanza dello spazio giochi, l’aumento sensibile delle rette scattato da quest’anno, ora ci mancava anche la multa. Spero non vengano sanzionati anche quei genitori che rimangono imbottigliati nel traffico, non certo per divertimento».

Mamma e avvocato Andrée Cesareo, già candidata con il Pd, valuta una azione legale. «Occorre verificare se ci sono gli estremi per presentare un ricorso – dice Cesareo – ma come mamme e come cittadino sono assolutamente contraria a un simile provvedimento. Spero venga modificato durante i lavori del consiglio comunale. Piuttosto le famiglie paghino secondo le rette esistenti i ritardi che accumulano, senza multe da 50 euro».

La multa scatta comunque solo al quarto ritardo nell’arco dello stesso mese, senza aver dato giustificazioni. Nel regolamento esistente c’è già un meccanismo per richiamare le famiglie alla puntualità: dopo due ritardi senza giustificazioni l’asilo può non accogliere il bambino oppure non offrire il servizio il giorno successivo senza riconoscere un rimborso.

Lo scenario

Durante la commissione consiliare la maggioranza, presente l’assessore alle Politiche sociali Nicoletta Roperto, ha spiegato che troppe famiglie non danno avviso delle assenze, arrivano tardi a prendere i bambini, costringono i nidi a lavoro aggiuntivo. In realtà, sentite maestre e responsabili in forze ai nidi comunali, non si è verificata un’esplosione di ritardi rispetto al passato. E’ un problema che varia di anno in anno. Piuttosto è vero che le rette cambiano anche per una sola ora di asilo in più. Quindi chi arriva sistematicamente con un quarto d’ora di ritardo alla fine fruisce di più tempo scuola rispetto a famiglie che pagano per le stesse ore una tariffa superiore. Si pone anche un problema di equità.

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