Cronaca / Como città
Venerdì 13 Settembre 2024
I residenti di Civiglio e la frana che blocca tutti da mesi: «Vite stravolte, basta»
Il caso Esasperazione a Civiglio e un nuovo appello: «Tanti anziani in difficoltà nel raggiungere il centro. Studenti tardi a scuola e lavoratori svegli all’alba»
La riapertura delle scuole e l’annuncio di un senso unico alternato, tra il 16 e il 20 settembre nella strettoia di via Ghislanzoni, hanno gettato i residenti di Civiglio nel caos. La situazione nel quartiere è complessa ormai da mesi, ovvero da quando, lo scorso 15 maggio, una frana ha interessato la via che lo collega a Como, tuttora impraticabile. Da allora i disagi dei residenti sono diventati insostenibili.
Il punto della situazione
Il 26 giugno il sindaco Alessandro Rapinese ha firmato un’ordinanza nella quale venivano scandite le fasi che la proprietà del terreno smottato avrebbe dovuto seguire per garantire il ripristino delle condizioni di sicurezza e quindi la riapertura del tratto stradale. Da maggio, l’unica via di accesso diretta al quartiere, che non richieda di passare da Brunate, è però proprio la via che settimana prossima sarà a senso unico alternato, per permettere i lavori di riparazione del muro di sostegno della strettoia che conduce al cuore del quartiere stesso. Questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha portato i residenti a firmare (lo hanno fatto in 257) una lettera indirizzata a Rapinese e al dirigente comunale Ciro di Bartolo nella quale, a fronte del mancato rispetto delle tempistiche indicate nell’ordinanza ai privati, si chiede all’amministrazione di intervenire d’ufficio per la messa in sicurezza.
«Ieri le scuole sono ricominciate e ho dovuto accompagnare mio figlio a Como avanti e indietro, per la scuola prima e gli allenamenti poi. Forse il sindaco non capisce quali problematiche stiamo affrontando - racconta Francesco Venditto - Il bus numero 5 che ci collega al centro non serve più il quartiere da maggio e non si può pensare che ragazzi e bambini utilizzino l’autobus che passa da Ponzate, raggiungendo da soli a piedi la fermata, magari di mattina prestissimo, al buio, in un punto in cui passano i cinghiali. Non se ne può più: ieri ho mandato la mail anche a Moreno Morello di Striscia la Notizia per raccontargli in quale situazione ci troviamo». L’alternativa alla linea 5, infatti, per i residenti di Civiglio è solo il C43 che dopo una corsa della durata di 45 minuti (il triplo rispetto al quarto d’ora impiegato dall’altra linea) li porta a Como. Un grosso problema per i tanti studenti che ieri sono tornati sui banchi di scuola.
I racconti
«La strada alternativa da Ponzate non è curata - racconta Paolo Zocchi, presidente della Cooperativa di Civiglio- La vegetazione copre i cartelli e rende pericoloso il transito. Nessuno se ne occupa. Chi ha genitori anziani si è dovuto organizzare per portare su e giù da Como le badanti». Tanti poi gli anziani che hanno dovuto rinunciare alle visite mediche in città per via delle difficoltà nel raggiungere la fermata del C43, situata dopo la strettoia dove il transito pedonale è pericoloso per via delle dimensioni della strada.
«Ho iscritto mia figlia all’asilo in via Brambilla pensando di essere comoda e invece ora mi trovo a dover fare il giro di Como per poi andare a Monte Olimpino a lavorare. È un grosso problema tutti i giorni e nessuno ci aiuta», è la testimonianza di Giulia Pietrosanti. «I miei figli impiegano 40 minuti per arrivare a Como e prendere le coincidenze per raggiungere le loro scuole superiori, spesso le perdono e se arriva in ritardo mio figlio non viene fatto nemmeno entrare in aula», racconta Paola Noseda. «Prendevo il bus delle 6 da Civiglio per raggiungere la stazione, ora sono costretto ad andare fino a Camerlata in auto, unica stazione dove si trova parcheggio: mi sveglio all’alba per andare al lavoro, tutti i giorni da mesi» è l’esperienza invece di Giovanni Boemo.
«Molti ragazzi si sono trovati in difficoltà perché non sempre gli autisti del C43 li portano fino a Civiglio. Oppure ci sentiamo dire che il nostro abbonamento urbano non vale - aggiunge Olga Bini - Almeno che riaprano il passaggio pedonale e ci permettano di raggiungere il bivio per Civiglio e Brunate, così da poter prendere il bus 5».
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