
Cronaca / Como città
Martedì 01 Aprile 2025
Il cento all’esame di maturità? Solo con almeno il 9 in condotta
Verso l’esame Si comincia il 18 giugno. Per poter essere ammessi da quest’anno è obbligatorio il Pcto
Como
Per essere ammessi alla maturità, requisito fondamentale sarà lo svolgimento dei “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” (ex alternanza scuola lavoro) e avere almeno il 6 in condotta, mentre il punteggio più alto potrà essere assegnato esclusivamente agli studenti che avranno ottenuto un voto di comportamento pari o superiore a 9. Queste le principali novità per l’esame di Stato, con l’ordinanza firmata dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.
Le prove inizieranno mercoledì 18 giugno alle 8.30 con il tema, poi il 19 la seconda prova che caratterizza l’indirizzo scelto: latino al classico, matematica allo scientifico, lingua e cultura straniera 1 al linguistico, inglese per gli istituti tecnici del settore economico indirizzo “Turismo”, geopedologia, economia ed estimo per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”. Bocciati con il 5 in condotta – e questa non è una novità – ma ora con il 6, il candidato discuterà all’orale un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale fondata sul rispetto dei principi costituzionali, con argomento definito dal Consiglio di classe nel corso dello scrutinio finale.
«Grosse novità in termini organizzativi non ce ne sono – conferma Nicola D’Antonio, preside del Giovio - Il voto di comportamento inciderà sulle prove e finalmente si realizza l’obbligo del Pcto e di svolgere le prove Invalsi. Anche i privatisti devono dimostrare di averli fatti. Non ci aspettavamo grandi novità, dato che l’esame ha subito cambiamenti dopo la pandemia. Nessuna variazione su commissioni d’esame e anche le modalità delle prove sono le stesse».
«Io penso che non ci sarà nessuno che arriverà con uno voto inferiore a 6 in condotta da noi – è il parere di Vincenzo Iaia, preside del Ciceri - Si tratta di situazioni così gravi da dover comportare sospensioni anche lunghe. Per il resto sembrerebbe nulla di nuovo, anche se forse un aspetto non chiarissimo c’è: il fatto che un alunno possa essere ammesso con un’insufficienza oppure no, ma sicuramente arriverà qualche chiarimento nei prossimi giorni. Il decreto 62 del 2017 stabiliva che si potesse essere ammessi con un’insufficienza, ora invece la cosa non viene menzionata».
L’ultimo commento è di Gaetana Filosa, preside della Da Vinci-Ripamonti: «Il Pcto per noi è un’esperienza di grande interesse e partecipazione. Stiamo anche sperimentando nuove forme non solo in azienda, ma anche attività per il territorio che i ragazzi fanno in favore di associazioni, mostre, attività di simulazione d’impresa. In caso di provvedimento disciplinare, gli studenti fanno già ora un percorso sull’argomento collegato alla loro mancanza, con un elaborato o un’attività in un’associazione di volontariato».
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