Il Comune non sistema il parquet. Le società: basta, paghiamo noi

Il caso Le infiltrazioni alla palestra di via Fiume, dove il pavimento si solleva: «Problema decennale, interveniamo per garantire sicurezza ai bambini»

Como

Il Comune non interviene per sistemare il parquet della palestra della scuola primaria di via Fiume e allora ci pensano direttamente le società sportive che lì si allenano, mettendo mano alle proprie casse per salvare le partite casalinghe del campionato e gli allenamenti. Questo quanto sta accadendo nello spazio comunale sfruttato dalla Comense per la parte basket e dalla pallavolo Sant’Agata, disposte a investire duemila euro per sistemare – pur in maniera provvisoria - il parquet che versa in condizioni tutt’altro che buone, gonfiato in numerosi punti a causa dell’acqua.

La situazione

«Il mio rapporto con l’ufficio Sport è quotidiano, sia per i problemi legati agli spazi delle palestre che ora per il rigonfiamento del parquet di via Fiume – spiega Mara Sereni, dirigente della pallavolo Sant’Agata - ma è un problema decennale. Ogni anno si riusciva a circoscriverlo, accendevamo il riscaldamento giorno e notte e piano piano rientrava, ma quando piove parecchio la questione si ripresenta. Ora il parquet si è gonfiato molto di più e il tempo di certo non aiuta. Non possiamo fare le partite di campionato e quindi dobbiamo cercare altri campi e anche l’allenamento diventa pericoloso, comunque la palestra non è agibile al 100%. Ne abbiamo parlato più volte con il Comune e con la preside: le nostre segnalazioni sono arrivate all’ufficio tecnico e ci hanno promesso che interverranno in futuro in maniera definitiva, ma non si sa quando». E aggiunge: «Noi dobbiamo permettere a bambini e ragazzi di giocare in un ambiente sicuro, abbiamo quindi contattato un parchettista per risolvere il problema in maniera provvisoria, ma almeno diamo ai ragazzi continuità. La Comense è disponibile a condividere la spesa, l’ufficio Sport invece ha detto di no. La speranza è che sia l’ultima volta e che il Comune faccia qualcosa per risolvere il problema in via definitiva. Ora è giusto dare un segnale».

I genitori

Nel frattempo, come detto, anche le famiglie fanno appello al Comune. «Lo scorso anno abbiamo chiesto a gran voce un intervento sulla palestra che versava in uno stato di totale incuria e abbandono – sottolinea Simona Laurenzi, mamma di una bimba che si allena in via Fiume -. Abbiamo sommerso il sindaco di email. Risultato? Si è offeso. E ora che, a distanza di un anno, le condizioni della palestra si sono aggravate diventando pericolose per gli atleti e gli alunni della scuola, cosa vuol fare il sindaco? Gli atleti, i cittadini, hanno e devono avere tutti lo stesso valore e le stesse opportunità».

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