Il Faro Voltiano è troppo pericoloso. E non riapre più

La beffa Il Comune: chiusura a tempo indeterminato. Vietato dalla scorsa Pasqua per motivi di sicurezza

Non ha riaperto per tutta l’estate e non è detto che accada per la prossima. Anzi. Per il faro di Brunate, di proprietà del Comune di Como - trattandosi di un regalo della città al genio del suo concittadino Alessandro Volta a cento anni dalla sua morte - si parla infatti di «chiusura a tempo indeterminato». Troppi i problemi di sicurezza da risolvere, che si vanno ad aggiungere alla necessità di reperire i fondi necessari per l’intervento complessivo, stimato in circa 400mila euro. Il tentativo di Palazzo Cernezzi di trovare uno sponsor disposto a sostenere il recupero, anche in vista del Bicentenario voltiano del 2027, è andato a vuoto. Nessuna disponibilità è infatti emersa nei termini della manifestazione di interesse lanciata dall’amministrazione comunale, anche se questo non significa che non possano arrivare proposte anche nei prossimi mesi.

Al momento la certezza è che si può arrivare alla terrazza panoramica, da cui si ha una vista mozzafiato, ma non è possibile visitare l’interno arrivando fino alla sommità del monumento costruito nel 1927 su progetto dell’ingegnere Gabriele Giussani.

Questione di sicurezza

La chiusura era scattata dopo Pasqua in accordo tra l’amministrazione comunale di Como e quella di Brunate (proprietaria del terreno dato in concessione a Como, valida per altri tre anni, e della scalinata di accesso). Nonostante le verifiche per cercare di arrivare a un’apertura, ancorché con accessi contingentati in estate, è stato impossibile. E, come detto, non ci sono nemmeno date ipotetiche all’orizzonte.

Palazzo Cernezzi aveva pensato a piccole manutenzioni in grado di consentire una riapertura provvisoria, ma la situazione si è rivelata più complicata del previsto e la porta di ingresso al monumento è rimasta chiusa. Il tema principale riguarda le garanzie di sicurezza della scala interna a cui si aggiunge una questione legata ai parapetti. Il faro è infatti una torre ottagonale alta 29 metri e all’interno c’è una scala a chiocciola di 143 gradini che permette di raggiungere due balconate circolari: la prima si trova poco sopra il portone di accesso, mentre la seconda è all’esterno della lanterna da cui si vede Como, il primo bacino e le Alpi.

Il restauro

Sia Palazzo Cernezzi che il Comune di Brunate nei mesi scorsi avevano entrambi espresso l’intenzione di pianificare un restauro completo entro il 2027, tenendo conto del fatto che anche l’esterno versa in condizioni di degrado con l’intonaco in pessime condizioni. Ora bisognerà capire se arriverà qualche disponibilità di privati per intervenire (al momento poco probabile) e come deciderà eventualmente di muoversi Palazzo Cernezzi.

I tempi, ad ogni modo, non saranno certamente brevi. Impensabile, però, celebrare i duecento anni della morte di Volta e il centenario del faro lasciandolo nelle condizioni attuali e senza restaurare uno tra i monumenti dedicati allo scienziato universalmente conosciuto. Il faro, così come il Tempio Voltiano, la statua e la tomba potrebbe infatti avere un ruolo di protagonista nei percorsi voltiani del 2027.

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