Il lungolago non è pronto, slitta tutto di venti giorni: aprirà il 23

Como L’inaugurazione era prevista il 4 luglio. Non sarà così, ha inciso anche il maltempo. Tocca al Comune posizionare panchine e fioriere. Rapinese: «Pista ciclabile dopo l’estate»

L’ultima tranche della passeggiata a lago (con l’eccezione di alcune aree che saranno ancora oggetto di cantiere fino all’autunno) aprirà con circa tre settimane di ritardo rispetto alla data del 4 luglio, che era stata comunicata lo scorso 27 marzo durante la restituzione alla città di una porzione di piazza Cavour.

Rallentamento

Il maltempo degli ultimi mesi ha portato qualche rallentamento: ora la Regione è pronta con una fetta importante di interventi e consegnerà nei prossimi giorni l’area al Comune che dovrà proseguire con l’arredo urbano. Ecco perché sull’asse Milano-Como, quindi tra l’assessore regionale agli Enti locali Massimo Sertori e il sindaco Alessandro Rapinese nelle ultime ore ci sono state diverse interlocuzioni con l’obiettivo di arrivare a consentire il passaggio a comaschi e turisti in una parte ampia di lungolago e, soprattutto, completa. Evitando, insomma, di passeggiare senza fioriere, piante o panchine. O peggio di aprire e richiudere subito dopo per proseguire con i lavori.

La conferma è arrivata ieri dal primo cittadino: «Abbiamo concordato la riapertura per il 23 luglio alle 9 del mattino, orario inusuale, ma quel giorno la Regione discuterà il bilancio». Poi spiega i prossimi passi sul cantiere che a brevissimo sarà interessato dalla posa degli arredi, a carico del Comune: «Nei prossimi giorni inizieremo noi ad installare quanto di nostra competenza, dalle panchine alle fioriere. Ad oggi per non impattare sulla stagione turistica è probabile che la ciclabile verso i giardini (sotto i filari di tigli, ndr) verrà fatta quando il turismo inizierà a calare. Sarebbe un peccato infatti impattare sugli attraversamenti pedonali come l’estate scorsa, quando oggi un camminamento è aperto e funziona».

Rapinese prosegue dicendo: «È eccitante assistere all’avanzamento di questa opera e constatarne quotidianamente i progressi. A breve la questione paratie sarà risolta e abbinarla al progetto che sta avendo quella zona, ovvero i giardini a lago, la piscina Sinigaglia, lo stadio per la serie A e Villa Olmo con le sue serre che torneranno a splendere nel 2026, dà un senso a questo enorme sacrificio». Da Milano gli uffici dell’assessore Sertori spiegano che potranno essere aperte la zona di piazza Cavour con la scalinata e il bastione est (di fianco alla biglietteria) oltre alla passeggiata verso i giardini a lago (sopra la vasca B) tranne una striscia larga cinque metri verso il lago dove dovranno essere posizionati i contenitori per le barriere manuali da utilizzare in caso di esondazione. Rimarrà invece ancora zona di cantiere la parte a ridosso del semaforo di fronte all’hotel Metropole & Suisse, che comprende il bastione ovest e l’area dove verrà realizzata la sala d’attesa con locale tecnico (per ora si vedono solo le fondamenta) che sarà ultimato in autunno.

La parola fine

Sarà proprio l’autunno, quindi, il periodo in cui – dopo 16 anni – si potrà scrivere la parola fine sul cantiere che ha interessato la parte più bella della città. Da capire, invece, i tempi per i nuovi parapetti: dopo il via libera della Sopritendenza serve una progettazione definitiva e sarà anche necessaria una mini conferenza dei servizi per stabilirne colori e caratteristiche. A quel punto seguirà la gara d’appalto, i tempi di realizzazione e la posa.

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