La tappa del Giro di handbike a Como è saltata. Critiche al Comune dal ministro Locatelli

La polemica Presa di posizione sui social dopo la cancellazione dell’appuntamento sportivo comasco per via di alcuni documenti richiesti dall’amministrazione. E in città botta e risposta tra sindaco e minoranze

Polemiche sulla cancellazione della tappa comasca del Giro d’Italia handbike, in programma per oggi e saltato per problemi nei documenti.

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Nel pomeriggio di ieri ha preso posizione il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli su Facebook: «La più grande manifestazione nazionale di handbike, il Giro d’Italia, non passerà più da Como, la mia città. Sono molto dispiaciuta e spero che in futuro ogni Comune possa imparare a riconoscere il valore e l’importanza di sostenere competizioni e attività sportive che arricchiscono le nostre comunità e promuovono l’inclusione». Il ministro comasco ha aggiunto: «Il Giro d’Italia di handbike è un evento straordinario per gli atleti, per gli appassionati, per enti e aziende private ed è un punto di riferimento per il ciclismo paralimpico».

Nel corso della giornata si è consumato anche il botta e risposta tra la capogruppo della Lega Elena Negretti e il sindaco Alessandro Rapinese. «In qualità di consigliere comunale – attacca Negretti - mi vergogno e rammarico per la decisione presa dal sindaco e dalla sua giunta che hanno snobbato la tappa del Giro d’Italia di handbike. È un vero schiaffo a questi sportivi, che meritano il nostro sostegno e riconoscimento». E ancora: «Ci troviamo di fronte a un’altra occasione mancata per promuovere iniziative che valorizzano l’inclusione. Ignorare eventi del genere denota una completa mancanza di sensibilità da parte della giunta e riflette un’assenza di rispetto verso gli atleti».

Rapinese non le ha mandate a dire: «Adesso ho capito perché Negretti era un pessimo assessore: evidentemente non sapeva, come non sa oggi, quali sono le competenze della giunta e quali quelle degli uffici. Noi come giunta abbiamo voluto l’evento e stanziato anche dei fondi e sicuramente gli uffici non si divertono a vietare manifestazioni. Se lo fanno è perché le condizioni di legge non erano garantite. Negretti continui pure a mistificare l’operato della giunta Rapinese, ma se parlasse un po’ meno, meno persone capirebbero la sua inconsistenza. Se poi penso che era pure l’assessore più importante della giunta Landriscina capisco perché non abbiano combinato una mazza».

In serata è arrivata anche una nota del Pd con la capogruppo Patrizia Lissi: «Anche questa volta la nostra amministrazione ha dimostrato di non considerare i ragazzi con disabilità che avrebbero dovuto fare tappa a Como con handbike. La giunta comunale ha dimostrato di non pensare alle fatiche di questi atleti».

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