Il nuovo fascicolo sanitario: «Così cambia l’assistenza»

Salute Prenotare visite, pagare il ticket, scegliere il proprio medico. Ieri a Villa Erba la seconda tappa del tour di presentazione del “Fse 2.0”

Tutta la propria salute in un clic e ovunque. Alert generati dall’intelligenza artificiale che avvertono in caso di necessità e urgenze sanitarie personali, dati sanitari messi in rete anche da strutture private e non solo pubbliche.

È questo e molto altro il Fascicolo sanitario 2.0 presentato ieri a villa Erba a Cernobbio nella seconda tappa del suo battesimo pubblico già celebrato a Roma e che lo sarà anche a Bari e che ha visto sul palco pure 12 aziende del settore sanitario. Il Fse 2.0 entro il 2024 sarà attivo in tutte le regioni italiane.

Il convegno “L’Innovazione nel Sistema Sanitario Nazionale. Il Fascicolo Sanitario Elettronico per modernizzare la Sanità” ha messo al tavolo: il Ministero della Salute, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale, Sogei, Agenas, le Aziende sanitarie italiane, l’Istituto Superiore di Sanità, le società scientifiche nazionali, medici e farmacisti.

Ricadute importanti

Nella prima giornata del convegno, ieri, è stato presentato il Fascicolo sanitario elettronico 2.0, illustrato come cuore della trasformazione digitale della sanità italiana e approfondito in quattro workshop.

Il Fse 2.0 elaborerà i dati sanitari di oltre 60 milioni di italiani con un finanziamento di 1,3 miliardi di euro, di cui 300 milioni sono dedicati al potenziamento infrastrutturale digitale delle regioni. Al progetto Fse e telemedicina è dedicato circa il 40% del fondo destinato alla Missione 6 Salute del Pnrr. Ad aprire i lavori è stato il ministro della Salute Orazio Schillaci dopo i saluti del sindaco di Cernobbio Matteo Monti e l’intervento dell’assessore regionale al welfare Guido Bertolaso.

«Il Fse avrà ricaduta importante sulla vita sanitaria dei cittadini garantendo continuità assistenziali ovunque ci si trovi e darà risposte tempestive ai bisogni di salute grazie ai dati conservati in esso – ha detto il ministro in collegamento video – Quello del fascicolo sanitario 2.0 era un progetto arenato, ripartito con questo governo, che ha coinvolto più di mille strutture. Essenziale è il coinvolgimento di tutti gli operatori della sanità, ma anche dei cittadini che devono imparare a usare il fascicolo, per questo da maggio è partita una campagna informativa per personale sanitario e cittadini».

Un primato europeo

Il ministro ha anche puntualizzato che «nell’81% delle regioni con il Fse si può già revocare e scegliere il medico, in altri casi prenotare visite, pagare ticket, ma il servizio non è omogeneo in tutte le regioni. Il Fse sta crescendo e più dell’80% dei medici di famiglia ha fatto almeno un’operazione sul Fse. Con il Fse abbiamo il primato in Europa ed entro l’anno prossimo più dell’80% dei medici dovrà attivarlo, entro il 2030 tutti gli italiani accederanno ai propri dati. Ci sarà - ha concluso - anche il consenso all’espianto degli organi». L’assessore Bertolaso ha riconosciuto le difficoltà informatiche del sistema sanitario: «Sono due giorni che il sistema sanitario lombardo informatico è in tilt. È un disastro. Se va in tilt ogni 24 ore è per una incapacità a monte di chi ha firmato il contratto di funzionamento e manutenzione. Ora però è finito il tempo dello Stato da mungere, abbiamo stabilito che l’inadempienza sarà un illecito professionale grave. Siamo stati i primi in Italia a lanciare il Cup e ora miglioreremo le prenotazioni di analisi, visite e interventi sanitari. Ogni regione avrà un Cup per le prenotazioni del pubblico, ma anche del privato».

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