Cronaca / Como città
Martedì 11 Febbraio 2025
Il nuovo Sinigaglia piace anche agli ingegneri
Il dibattito La conferma del presidente dell’Ordine: «Lo spostamento? Strada non percorribile. Oltre allo stadio sistemerà parcheggi, viabilità e verde»
«Sono favorevole allo stadio nuovo e secondo me questa è un’opportunità che la città non deve farsi scappare. Spostarlo da lì? Non credo sia una strada percorribile, la proprietà vuole realizzarlo in quel punto, dove già l’attuale è stato definito tra i più belli d’Europa».
Con queste parole Massimiliano De Rose, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Como, esprime il proprio parere favorevole sul progetto del nuovo stadio, presentato la scorsa settimana in Comune dal Como 1907 e che ha sollevato il dibattito in città, con punti di vista contrastanti.
Il “no” ai privati
Nel 2016, quando era arrivato il via libera del Comune a eventuali operatori interessati a riqualificare lo stadio con una variante al Pgt votata in consiglio, l’Ordine degli ingegneri si era detto contrario, ma in relazione alla possibilità per i privati di insediare nella zona del Sinigaglia negozi, bar, ristorante e strutture turistico-ricettive. «Quel parere negativo era legato al Pgt, si faceva un’analisi sull’eventualità di insediare strutture di vendita importanti e su questo l’Ordine non era d’accordo – conferma De Rose –. Si auspicava invece la riqualificazione della struttura sportiva esistente, mantenendo quello che è lo stile del nostro stadio, senza cancellare le preesistenze. Il no era sul fatto di non trasformare l’area a destinazione prevalentemente commerciale. Nel 2020, poi, l’allora consiglio andò più a fondo facendo rilevare alcuni aspetti legati alle infrastrutture di contorno come parcheggi, viabilità che devono essere tenuti in debita considerazione. A mio avviso quella di oggi è un’opportunità, un operatore così ricco che decide di investire sulla città è da sfruttare e oltre allo stadio sistemerà anche ciò che sta a contorno: parcheggi, viabilità, giardini, zona pedonale, tutto il contesto in cui il nuovo stadio si inserirà. Personalmente non sono favorevole a trovare un’altra zona, lo stadio di Como è apprezzato in tutta Europa per la sua bellezza, aver trovato loro è una fortuna».
E aggiunge: «Se un operatore come quello che sta investendo, lo fa in una struttura così in quella posizione, è perché pensa di ricavarci degli utili non solo dall’attività sportiva. Le attività commerciali sono essenziali per la vita del piano finanziario stesso, l’importante è che siano compatibili e connesse con le attività sportive del comparto, mantenendo l’armonia che c’è ora e il pregio architettonico delle cose che esistono già».
Un dibattito inutile?
Proprio la posizione dello stadio è uno dei nodi che più stanno dividendo, tra chi la considera strategica per la bellezza dell’area che sarebbe ulteriormente arricchita dalla nuova struttura e chi, invece, teme il collasso della viabilità e il caos parcheggi, comunque previsti dalla società. «I dibattiti sullo spostamento sono abbastanza inutili, la proprietà vuole investire lì – conclude De Rose – se avessero trovato un’amministrazione non favorevole a farlo in quel punto, non credo che la società sarebbe stata disposta a realizzarlo da un’altra parte. Io sono quindi favorevole per questi due motivi: è un’occasione da non lasciarsi sfuggire perché non so se ritornerà e comunque sarebbe un peccato perdere lo stadio in quella posizione».
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