Cronaca / Como città
Sabato 06 Aprile 2024
Il Palio è rimasto senza casa. L’appello: dateci un magazzino
Rebbio Il Comune vuole installare i suoi archivi nel deposito di via Giussani . Gli organizzatori della rievocazione lasciano: «Ma offriteci un’alternativa»
A giorni gli organizzatori del Palio devono lasciare libero il deposito comunale sotto le scuole di via Giussani, dove il Comune vuole installare un nuovo archivio. Dentro però ci sono ancora le attrezzature utili ai figuranti per costruire le sceneggiature medioevali. Gli organizzatori della rievocazione storica rivolgono così un appello alla città: «Stiamo cercando una soluzione – spiega Giuseppe Devotella, maggiorente del consiglio direttivo dall’associazione Cavalieri del palio –. Anche giovedì sera ci siamo riuniti proprio nei magazzini di Rebbio per cercare di fare il punto. Il Comune ci ha chiesto di liberare in fretta quegli spazi per far partire dei cantieri. Ed è pur vero che il palio usava quel deposito senza un contratto formale, ma sulla base di vecchissimi accordi risalenti a decenni fa. Confidiamo ancora in un dialogo con l’amministrazione comunale, affinché ci dia un po’ più di tempo e ci aiuti a trovare un altro deposito».
Costi troppo elevati
Gli organizzatori del palio hanno cercato un confronto in particolare con i membri della giunta che da sempre sostengono la manifestazione, in particolare l’assessore alla Cultura Enrico Colombo, come pure la vice sindaca Nicoletta Roperto e l’assessore alle Politiche giovanili Francesca Quagliarini, entrambe figuranti nell’ultima edizione.
Il problema principale è il grande ariete, una costruzione molto alta ed ingombrante. Serve un ingresso di almeno tre metri, non basta certo una comune porta. Per il resto gli amici del palio cercheranno di fare economia e di liberarsi del superfluo. Ma certo non vogliono buttare le stoviglie della cena medioevale, i costumi o il castello da montare durante le manifestazioni.
«I prezzi degli affitti dei capannoni privati che abbiamo consultato in città non sono affatto economici – dice ancora Devotella –, sono fuori dalla portata di un’associazione senza fini di lucro come la nostra. Dunque in attesa di una risposta dal Comune speriamo che qualcuno possa tenderci una mano in città o anche nei paesi limitrofi. Industrie, artigiani, amici: se qualcuno ha un deposito anche temporaneo per sistemare le attrezzature del palio ci sarebbe di grande aiuto. Facciamo appello alle tante persone che in questi anni hanno sostenuto tutti i borghi del Baradello».
Il progetto
I cantieri annunciati da tempo per costruire i nuovi archivi comunque non sono ancora entrati nel vivo. È pur vero che è stata liberata buona parte dei magazzini sotto alle scuole elementari di via Giussani. Fuori dai cancelli, appena scesa la rampa, sono accatastati da parecchie settimane ponteggi e impalcature che lasciano presagire la partenza dei lavori. Il progetto già varato dall’amministrazione comunale è forte di uno stanziamento a bilancio pari a due milioni di euro. Nel nuovo archivio di Rebbio troveranno posto tutti gli archivi cartacei oggi sparsi in città. Tramite una ristrutturata abitazione del custode i cittadini potranno accedere in versione digitale ai documenti archiviati.
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